L'impegno dei lombardi sta dando i suoi frutti. 

Lo ha ribadito l'assessore regionale Davide Caparini commentando oggi i dati relativi alla diffusione del contagio da coronavirus in Lombardia.

In effetti, tutti i numeri sembrano dar ragione al rappresentante della giunta regionale.

Oggi infatti i positivi al tampone sono stati 735, per un totale che supera ormai le 66 mila unità.

La provincia di Milano detiene ancora il primato dei contagi con 287 persone costrette alla quarantena, ma tutte le altre province viaggiano con numeri a due cifre.

Nel Cremonese sono 74, nel Comasco 62, nel Pavese e nel Monzese 59, nel Bresciano 58, nel Bergamasco 49, nel Varesotto 38, nel Lecchese 8 come nel Mantovano e 4 nella provincia di Sondrio.

In provincia di Lodi i nuovi contagi si sono attestati a 16 in leggero aumento rispetto ai 10 di ieri.

Migliora la situazione negli ospedali lombardi; oggi, dopo l'aumento di ieri negli accessi alle strutture sanitarie, il numero di posti letto occupati da pazienti Covid 19 è calato di 204 unità mentre i posti letto occupati nelle terapie intensive sono diminuiti di 21.

Si riducono ancora nella nostra regione i decessi: oggi le persone vinte dal virus sono state 163 portando il totale a 12376.

Dopo la presentazione dei dati sul contagio la parola è passata all'assessore Caparini che ha illustrato le delibere adottate oggi dalla giunta regionale per l'avvio della Fase 2 del contagio, quella della ripresa produttiva.

Ricordando comunque che in queste settimane quasi il 50 per cento dei lombardi ha continuato a lavorare, Caparini ha snocciolato le risorse messe a disposizione per sostenere la ripresa.

Si tratta di 3 miliardi di euro sul versante delle opere pubbliche da realizzare anche con province e comuni,  di 82 milioni di euro per gli operatori sanitari e di 10 milioni di euro per le aziende che hanno riconvertito le loro produzioni per assicurare i sussidi sanitari contro l'emergenza coronavirus.

Infine, la giunta regionale ha stanziato 350 milioni di euro per ricapitalizzare  la società incaricata di completare la Pedemontana, il tratto autostradale che mette in comunicazione Bergamo con Varese senza attraversare la metropoli lombarda.