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L'INTELLIGENZA ARTIFICIALE IN OSPEDALE

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Mercoledì 07 Maggio 2025

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La struttura dipartimentale di Diabetologia ed Endocrinologia dell’ASST di Lodi è diretta da Valeria Guazzoni (la specialista opera in azienda dal 2004): si occupa di diabete e malattie endocrinologiche, patologie croniche per eccellenza che, in casi di acuzie, possono richiedere l’ospedalizzazione.

Sono 9 i medici impegnati: decisivo è il ruolo svolto anche dagli infermieri, negli ambulatori e presso le Case di Comunità, soprattutto nell’educare il paziente nella gestione delle scelte terapeutiche che lo riguardano.

L’equipe è impegnata in attività ambulatoriale e di consulenza clinica nei quattro presidi dell’ASST lodigiana. Intensa è la collaborazione con i medici di medicina generale per garantire supporto al territorio e prevenire gli accessi in emergenza. In particolare, i medici di famiglia possono chiedere per i propri pazienti un teleconsulto e, in alcuni casi, anche una televisita diabetologica.

Sono circa 17.000 i pazienti seguiti: 9.000 in ambito diabetologico e 8.000 in quello endocrinologico. La maggior parte sono malati cronici e per alcuni di loro si condividono con i medici curanti i percorsi terapeutici

Significativa è l’innovazione che riguarda, in questi giorni, la struttura diretta da Valeria Guazzoni. E’ stata avviata una sperimentazione che utilizza uno strumento di intelligenza artificiale per lo screening della retinopatia diabetica: verranno analizzate con l’IA le fotografie del fundus cioè le immagini del fondo oculare e della retina prodotte attraverso un retinografo. Il test, abitualmente, serve per la diagnosi delle retinopatie ipertensiva e diabetica.

“L’intelligenza artificiale ci aiuterà nell’attività di screening della retinopatia diabetica” spiega la responsabile della Diabetologia.

“Vale la pena ricordare - aggiunge - che il diabete se non è ben curato può comportare complicanze anche gravi: la retinopatia diabetica è una di esse, la più frequente, che il paziente, almeno nella sua fase iniziale, può non percepire e trascurare, con il rischio di peggioramento fino alla cecità”.

Valeria Guazzoni snocciola alcuni numeri interessanti. “Il dato di prevalenza del diabete, tra la popolazione italiana si attesta al 6%. La retinopatia diabetica interessa tra il 10 e il 30% di esso”.

Di più: meno del 70% del dato di prevalenza della patologia diabetica viene sottoposto o si sottopone a screening.

“Lo strumento di intelligenza artificiale che utilizzeremo, per un periodo di sperimentazione di circa 8 mesi, supporterà gli oculisti (liberandoli da una notevole mole di attività) e l’équipe diabetologica: faciliterà l’attività di screening e ci segnalerà i casi sospetti di retinopatia diabetica accertando i segni della patologia.  Contribuirà, quindi, a individuare i pazienti da inviare all’approfondimento da parte dello specialista oculista per il successivo trattamento”.

L’ASST di Lodi è la prima azienda socio-sanitaria territoriale in Lombardia a sperimentare e operare con l’IA in questo ambito. In Italia si conta, attualmente, soltanto una esperienza analoga presso una struttura sanitaria piemontese.

Per il momento l’utilizzo è stato autorizzato esclusivamente presso l’Ospedale Maggiore: successivamente si confida di interessare anche gli altri presidi dell’ASST.

(Nella foto: Valeria Guazzoni è la terza da destra  con i suoi collaboratori)

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