Il maresciallo dei carabinieri, Raimondo Manelli, comandante del Nucleo radiomobile della Compagnia di Cassano D'Adda, è stato arrestato dai suoi stessi colleghi dopo una breve indagine, su un’ordinanza di custodia cautelare in carcere emessa dal giudice per le indagini preliminari di Milano.
Il sospetto che Manelli fosse in contatto con il mondo della droga inizia nel mese di novembre 2016.
Gli accertamenti degli uomini del Nucleo investigativo di Monza e della Compagnia di Cassano hanno permesso di accertare almeno un episodio. Manelli, anziché portare la droga all'inceneritore, la cedeva a tre spacciatori: due marocchini di 50 e 44 anni, ed un'italiano di 34. L'episodio contestato è stato sufficiente per fare scattare le manette. Ora gli inquirenti sono al lavoro per cercare di capire da quanto tempo il maresciallo, che in precedenza comandava i carabinieri di Stezzano, cedeva ai pusher parte della droga sequestrata dai suoi colleghi.
Ora è stato portato nel carcere milanese di San Vittore. E' accusato di detenzione di droga ai fini di spaccio, peculato, falso e corruzione.
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