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NEANCHE IL LOCKDOWN FERMA I TRUFFATORI

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Giovedì 03 Settembre 2020

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Neanche il periodo del lockdown ha trattenuto i truffatori, sebbene il reato di truffa è sceso al 13,3 per cento rispetto al 17 per cento dello scorso anno. È uno dei dati che emerge dal report elaborato dal Servizio analisi criminale della Direzione centrale della polizia criminale diretta dal prefetto Vittorio Rizzi.

Il documento analizza l’andamento dei reati di truffa con un focus sulle truffe in danno degli anziani (tutti coloro che hanno più di 65 anni) nel periodo tra gennaio e luglio 2020 confrontandolo con l’analogo periodo dell’anno precedente.

La classe over 65 è in aumento e a tutt’oggi il 23,2 per cento della popolazione italiana è sopra i 65 anni; per questo motivo le Forze di polizia devono sapersi adeguare al cambiamento di una popolazione che via via è sempre più anziana.

La prevenzione del fenomeno parte dall’individuazione di efficaci strategie di difesa attraverso l’analisi dei principali modus operandi criminosi. Nel periodo del lockdown sono stati rilevati raggiri attuati mediante uso di false divise o tesserini da operatori sanitari che a domicilio millantavano di eseguire gratuitamente il tampone per l’accertamento del Covid-19 e, una volta nell’abitazione, facevano razzia di denaro e oggetti preziosi.

Le truffe sono reati di cui spesso sono vittime le persone anziane, commese da persone esterne alla famiglia, soprattutto presso le loro abitazioni. Il truffatore trae in inganno la vittima con raggiri approfittando della sua ingenuità e facendo affidamento a ridotte capacità di reazione e del suo bisogno di avere relazioni sociali. A sua volta l’anziano che subisce la truffa subisce un duplice danno, quello economico e quello forse più difficile da superare, della vergogna, che spesso porta a non denunciare la truffa.

In questa ottica appare indispensabile un’attività di prevenzione mirata a far crescere il rapporto di fiducia nelle Forze dell’ordine nonché la consapevolezza dei pericoli a cui gli anziani sono maggiormente esposti.

Da anni la Polizia di Stato promuove, in collaborazione con enti ed associazioni, campagne divulgative con incontri e iniziative a livello locale e distribuzione di opuscoli contenenti consigli utili per prevenire il verificarsi di episodi non piacevoli.

Le regioni più colpite sono il Piemonte, la Lombardia, la Liguria, l’Emilia Romagna, il Lazio e la Campania.

Le vittime sono prevalentemente uomini nella fascia di età compresa tra i 65 e gli 80 anni, soglia oltre la quale le vittime di sesso femminile superano quelle di sesso maschile.

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