"Non usciamo più di casa, soprattutto alla sera": è il grido di allarme risuonato più volte ieri sera, a Lodi, nell'incontro della giunta comunale ed i residenti in città bassa, l'ampia zona che costeggia il corso dell'Adda.
A destare preoccupazione per la propria sicurezza - nel salone dell'istituto intitolato a Paolo Gorini - sono state in particolare le donne.
C'è un timore diffuso che circola da tempo, corroborato dai frequenti fatti di cronaca, con aggressioni, spaccio incontrollato di droga anche durante il giorno ed altri fenomeni di criminalità che hanno già posto più volte questa parte della città alla ribalta della cronaca.
Il sindaco, Andrea Furegato, ha ribadito la necessità di interpellare direttamente le forze dell'ordine, confermando l'aumento dei passaggi di carabinieri, poliziotti e finanzieri nella zona, ma a tutti appare ormai certo che questa strategia non funziona: chi delinque, anzi, ne approfitta.
Servono interventi mirati nelle zone già segnalate più volte: l'incrocio tra via Lodino e via Maddalena, il lungo Adda nei pressi del ponte ed in altri punti ben localizzati.
La serata si era aperta con l'intervento del primo cittadino che ha illustrato quanto fatto in questi mesi, dopo l'incontro preparatorio in Piarda Ferrari.
Al centro dell'attenzione la situazione della viabilità, quanto mai critica in questa parte della città, con gli interventi di riasfaltatura e di miglioramento complessivo in alcune vie.
Verrà potenziato anche il sistema di video-sorveglianza e quello di illuminazione pubblica, propedeutici proprio alla sicurezza complessiva dei residenti.
Ma la situazione, proprio su questo versante, resta comunque critica e la paura serpeggia soprattutto al calar della sera.
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