"Regione Lombardia è pronta a convocare un tavolo di emergenza sulle nutrie e mi coordinerò con il collega Giulio Gallera, perché la competenza sui servizi veterinari è sua. In tutto il territorio le situazioni più difficili sono nell'area fra Mantova e Cremona e dunque la priorità sarà per il territorio dell'Ats Valpadana, con tutti i sindaci e gli enti locali chiamati ad assumersi le responsabilità di un'azione congiunta, immediata ed efficace".
Lo ha detto ad Acquanegra sul Chiese nel mantovano Gianni Fava, assessore all'agricoltura della Lombardia, intervenendo all'incontro sul tema delle nutrie, coordinato dal sindaco Monica De Pieri.
Il teatro comunale era gremito, vista la preoccupazione per un animale alloctono che rappresenta, come ha ricordato lo stesso Fava, "un problema non solo per gli agricoltori, ma anche di tipo sociale, sanitario, di tenuta idraulica e di sicurezza stradale".
Fava chiederà al collega Massimo Garavaglia, assessore all'Economia, Crescita e Semplificazione di Regione Lombardia, la disponibilità di fondi per contrastare il fenomeno. "Con una popolazione di nutrie stimata in difetto circa 2,3 milioni di capi, dei quali almeno 350.000 esemplari in provincia di Mantova, non c'è più tempo da aspettare - ha sottolineato Fava-. Se non riusciremo ad eliminare 300 mila capi all'anno, avremo numeri sempre crescenti, perché non ci sono antagonisti in natura in Pianura Padana".
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