Ieri mattina, a seguito di informazioni acquisite riguardo attività ritenute sospette, la Polizia Provinciale di Lodi ha effettuato un servizio anti bracconaggio nelle aree rurali in territorio di Senna Lodigiana, nel corso del quale è stato individuato un pick up collocato in zona vietata.
Due pattuglie, una delle quali con auto civetta, si sono appostate in prossimità dell’argine fluviale, simulando un’attività di verifica dei veicoli in transito, considerato che l’accesso al percorso in questione è limitato a precise categorie di mezzi autorizzati.
A conferma delle informazioni preventivamente raccolte, è stato visto transitare un veicolo rispondente alle descrizioni date, proveniente dalla campagna sottostante verso l’argine maestro, che ha bruscamente interrotto il suo percorso invertendo il senso di marcia.
Le due auto delle pattuglie di Polizia Provinciale si sono immediatamente poste all’inseguimento, attività che ha portato ad individuare il veicolo all’interno della corte di una cascina.
Avendo già bloccato il fuggitivo, che nel frattempo aveva cercato di allontanarsi con un altro veicolo, veniva ricondotto al proprio pick up, nel quale sono state rinvenute una carabina calibro 270, dotata di cannocchiale, con colpo in canna e una notevole quantità di munizioni (388 a palla unica di vario calibro e 5 a munizione spezzata calibro 12) ed attrezzi da taglio (5 coltelli, di cui uno con lama da 22 cm e 2 cutter).
All’interno dell’area della cascina è stata rinvenuta una carabina calibro 22 con visore diurno e notturno (con un colpo esploso in canna e caricatore con proiettili pronti all’uso), appartenente all'uomo fermato, nonché un silenziatore per la stessa carabina.
In ragione di quanto rinvenuto è stata anche effettuata una perquisizione domiciliare, al fine di verificare la presenza di ulteriori armi, munizioni o strumenti vietati, che tuttavia non ha fornito ulteriore esito.
Tutto il materiale è stato sequestrato e posto a disposizione dell’Autorità Giudiziaria.
Il fermato è stato deferito in stato di libertà per diversi reati in ordine alle armi, alla pubblica sicurezza ed all’attività venatoria.
L’intervento della Polizia Provinciale ha così posto fine all’attività illecita di un bracconiere che stava allarmando la comunità venatoria, che si compone di tanti appassionati che esercitano correttamente la caccia e si impegnano per la conservazione della selvaggina.
Era ricoverato a San Giovanni Rotondo, in Puglia, per...
E' accaduto nel Cremonese; le forze dell’ordine stanno...
Un uomo di 57 anni di Vescovato ha improvvisamente perso...