Avrebbe assunto una sostanza abortiva preparata nel suo Paese, la Nigeria, la donna di 29 anni finita in ospedale a Merate.
Ha effettivamente abortito il figlio al quinto mese di gravidanza, ma ha avvertito malori che hanno consigliato i familiari a rivolgersi ai sanitari del presidio ospedaliero di Merate.
La donna, nigeriana, giunta da poco in Brianza, era stata abbandonata dal suo compagno e proprio per questo aveva deciso di perdere il figlio che aveva avuto dall'uomo. Le complicazioni avute dopo l'assunzione della sostanza artigianale l'hanno costretta al ricovero.
Del caso si stanno ora occupando i carabinieri: la nostra legislazione in materia non consente, infatti, l'aborto al quinto mese di gravidanza.
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