Traffico illegale di immigrati verso il nord Europa.
L’indagine si è sviluppata dopo che i poliziotti dell’Ufficio di Polizia di frontiera presso lo scalo aereo di Orio al Serio, tra maggio e luglio scorso, hanno fermato sei persone perché trovate in possesso di documenti falsi, perlopiù carte di identità spagnole, belga e svedesi.
Gli investigatori hanno ricostruito le modalità di gestione delle partenze e, tramite l’analisi dei viaggi effettuati dai migranti in partenza dall’aeroporto bergamasco verso il nord Europa, hanno riscontrato che le prenotazioni dei vari biglietti erano effettuate sempre dalla stessa persona con la stessa carta di credito e casella di posta elettronica.
I poliziotti hanno così individuato un quarantaseienne residente a Milano che si occupava di accompagnare sistematicamente in aeroporto le persone in partenza e fornire loro tutte le indicazioni necessarie fino alla fase di imbarco.
Attraverso intercettazioni telefoniche, ambientali e telematiche, gli agenti hanno potuto ricostruire la posizione giudiziaria di altre nove persone che, entrati in Italia clandestinamente, hanno lasciato o tentato di lasciare il territorio nazionale verso il nord Europa sfruttando la falsa documentazione prodotta.
Considerato che l’indagato stava per lasciare l’Italia utilizzando un documento falso per fare rientro nel Paese di origine, è stata eseguita una misura cautelare personale in carcere, emessa dal tribunale di Bergamo. L’uomo è stato fermato all’imbarco presso la frontiera aerea di Milano Malpensa mentre era diretto a Istanbul.
Durante l’operazione sono stati inoltre sequestrati l’auto con la quale l’uomo accompagnava all’aeroporto i migranti, le carte di credito utilizzate per le transazioni e altri documenti necessari a rafforzare il quadro accusatorio.
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