“Passione...ed ossessione: una linea sottile di demarcazione“: è stato Claudio Boienti, psicologo clinico, dello studio Akoe’ di Lodi e Melzo a trattare, questa mattina, un argomento quanto mai interessante e che in questi ultimi anni sembra, purtroppo, diventato particolarmente pressante.

Nel teatrino di via Paolo Gorini a Lodi, nell’ambito delle lezioni dell’UNITRE, Boienti ha parlato di come sia “più facile che ci sia una ossessione d’amore da parte della donna che non da parte dell’uomo, purtroppo però, quando questo accade all’uomo, spesso può sfociare nel femminicidio. Comunque smettiamola di chiamarlo amore, perché si tratta solamente di un disturbo” ha affermato Boienti.

Non esiste, quindi, un rapporto dove ci sia solamente un carnefice, ma dall’altra parte deve esserci un partner che recepisce questa situazione, sino a quando proprio questo partner finalmente matura. Normalmente, quando una donna cresce e prende coscienza della situazione, si allontana dal partner e questo scatena, proprio nell’uomo, una crisi acuta, dovuta alla perdita. Nelle situazioni patologiche per alcuni diventa una situazione devastante, nonostante un eventuale allontanamento, ciò provoca comunque una situazione di pesante sofferenza.

Questo tipo di problema nasce fin da bambino, quando il piccolo non viene aiutato dai genitori a sviluppare una propria autonomia: da questo, quindi, la necessità di appoggiarsi a qualcuno, che diventa indispensabile e la cui mancanza viene recepita come un lutto dal quale non ci si riesce a riprendere, causando così atteggiamenti di stalkeraggio o addirittura arrivare al femminicidio.

Il prossimo appuntamento con le lezione dell’UNITRE è per domani mattina, sempre alle 10.15, quando Ferruccio Pallavera, direttore del quotidiano locale Il Cittadino ed esperto ed apprezzato conoscitore della storia locale, parlerà sul tema “La religiosità popolare nei proverbi e nelle tradizioni dei contadini Lodigiani.