In occasione della giornata internazionale contro la violenza sulle donne, la Questura di Pavia ha illustrato i dati relativi alle iniziative della Polizia di Stato sul tema della violenza di genere.

Il Dirigente della Divisione Anticrimine Segre e il Dirigente dell’Ufficio Prevenzione Generale e Soccorso Pubblico Botte, unitamente a personale della Squadra Mobile, hanno condiviso con gli organi di stampa un primo bilancio delle attività svolte ad un anno dall’entrata in vigore del “Codice Rosso” di cui alla legge 19 luglio 2019, n.69, che ha introdotto nuovi reati e perfezionato i meccanismi di tutela delle vittime di violenza domestica e di genere.

Nel 2019, in provincia di Pavia, nel periodo gennaio-settembre, erano stati commessi 3 omicidi, di cui due all’interno della cerchia familiare, mentre nel 2020 è stato registrato un unico delitto di omicidio, avvenuto fuori dalle mura domestiche.

Con riferimento ai cosiddetti reati spia, ovvero quei delitti indicatori del fenomeno della violenza di genere, quali lo stalking, i maltrattamenti in famiglia e le violenze sessuali, sono stati registrati numeri inferiori rispetto a quelli dello scorso anno. Infatti, nel periodo gennaio-settembre di quest’anno, sono stati commessi 38 episodi di atti persecutori (a fronte di 80 casi del 2019), 122 episodi di maltrattamenti (120 nel 2019) e 26 casi di violenza sessuale (24 nel 2019).

Sul fronte della prevenzione, la Rete Interistituzionale Territoriale Antiviolenza di Pavia, della quale la Questura da anni è parte integrante, insieme a numerose altre Istituzioni ed Associazioni del territorio, anche durante questo delicato periodo ha incessantemente svolto attività di monitoraggio del fenomeno della violenza di genere promuovendo attività di sensibilizzazione a sostegno delle vittime.

Inoltre, presso la Squadra Mobile della Questura di Pavia, è stata implementata l’attività della Sala Audizioni Protette per vittime di violenza, dove queste ultime possono accedere per richiedere supporto e denunciare episodi delittuosi.

Infine, l’app YouPol, ideata per contrastare bullismo e lo spaccio di sostanze stupefacenti nei pressi di istituti scolastici, è stata estesa anche alla denuncia di episodi di maltrattamenti e stalking.

L’app consente di trasmettere in tempo reale messaggi ed immagini agli operatori della Polizia di Stato impegnati in Centrale Operativa con segnalazioni automaticamente georeferenziate, e di chiamare direttamente il 113.