Riaprire la trattativa con l'industria di trasformazione sul prezzo del latte alla stalla: sembra questo l'obbiettivo delle organizzazioni agricole - Confagricoltura in testa - su questo delicato versante che, negli ultimi mesi, ha creato notevoli difficoltà agli allevatori.
Come noto, il prezzo conferito ai produttori di latte dalla grande industria è tuttora insufficiente a coprire i costi di produzione. Tuttavia, si sta registrando nelle ultime settimane qualche segnale positivo nel settore lattiero-caseario, in particolare per burro e latte in polvere, che può aprire interessanti prospettive per gli allevatori.
Allo stesso tempo - rileva Confagricoltura Lombardia - "si deve esprimere una valutazione positiva riguardo l’accordo raggiunto nei giorni in scorsi, dopo una forte protesta, tra gli allevatori francesi e il gruppo Lactalis, attivo anche in Italia come titolare di alcuni marchi storici quali Galbani e Parmalat, che prevede un progressivo aumento della retribuzione del latte nei prossimi mesi".
E' per questo che Confagricoltura Lombardia "esprime l’auspicio che si possa addivenire anche nel nostro contesto regionale alla definizione di un accordo con la parte industriale utile a garantire una migliore retribuzione del latte prodotto nelle nostre stalle e a consentire una ripresa di un settore strategico dell’agricoltura lombarda da tempo alle prese con una situazione di grave sofferenza".
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