Ieri a seguito della segnalazione di rapina in atto in un negozio di abbigliamento di Lipomo, la centrale operativa della Questura di Como diramava la comunicazione agli equipaggi delle Volanti presenti sul territorio.
Dalle notizie acquisite sul posto, dalle immediate testimonianze e dalla visione delle immagini a circuito chiuso del negozio, si capiva che un uomo, dopo aver fatto ingresso nel locale aveva dapprima minacciato verbalmente la commessa e successivamente aggredendola fisicamente, (ha riportato 8 giorni di prognosi) si era impossessato del denaro riposto in cassa, fuggendo poi a piedi.
Le pattuglie sul posto diramavano la descrizione fisica e l’abbigliamento del rapinatore agli altri equipaggi in perlustrazione e pochi minuti dopo, una successiva segnalazione giunta da parte di un cittadino, segnalava in via Rienza un giovane intento ad introdursi nella propria auto, fornendo altresì la descrizione dell'uomo.
Con l’ausilio degli equipaggi della Squadra Volante in servizio a bordo delle moto della Polizia di Stato, le pattuglie raggiungevano il luogo in tempi brevi e, dopo aver rintracciato il sospetto, lo fermavano.
Gli elementi messi a confronto tra i due eventi hanno fatto si che non vi fossero dubbi che l'uomo bloccato potesse essere colui che pochi istanti prima aveva rapinato il negozio di abbigliamento di Lipomo.
Dopo non poca fatica dovuta alla violenta resistenza dell’uomo agli agenti intervenuti, (3 giorni di prognosi per uno degli operatori) veniva quindi tratto in arresto un italiano di 37 anni originario di Napoli ma residente in Canton Ticino, accusato di rapina, resistenza a Pubblico Ufficiale e lesioni personali.
Il Pubblico Ministero di turno disponeva la sua associazione presso la casa Circondariale di Como per essere messo a disposizione dell’Autorità Giudiziaria.
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