Un incontro denso di significati si è svolto ieri nella sede di Sal a Lodi, tra una delegazione di ex presidenti di CAP – Massimo Gatti e Lino Osvaldo Felissari, attuale sindaco di Lodi Vecchio – e i vertici di SAL, rappresentati dal presidente Vittorio Codeluppi e dal direttore generale Davide De Battisti. Al centro dell’incontro la testimonianza di padre Orazio Mazzucchi, missionario della Consolata originario di Mairago, tornato per alcune settimane in Italia e accompagnato dal fratello Antonio.
Padre Orazio, oggi ottantacinquenne, ha dedicato oltre cinquant’anni della sua vita all’Africa. Il missionario ha trascorso circa 26 anni a Matiri - dove con il supporto di istituzioni, prima tra tutte l’amministrazione comunale di Mairago allora guidata Elisa Spinoni, associazioni e cittadini lodigiani, e con il contributo di CAP, è stato realizzato un articolato sistema di approvvigionamento idrico che ha servito scuole, ospedali e comunità locali. Da alcuni anni padre Orazio è impegnato a Kampi Garba, un’area del Kenya caratterizzata da grandi difficoltà e scarsità di infrastrutture che ricorda quella che egli trovò a Matiri.
“Si parte quasi da zero - ha spiegato padre Orazio Mazzucchi -, ma con la consapevolezza che l’esperienza maturata possa tracciare un nuovo percorso di sviluppo. Quando arrivai a Matiri la situazione era di assoluta emergenza e insieme, passo dopo passo, abbiamo costruito qualcosa che ha cambiato la vita a migliaia di persone. A Kampi Garba oggi ritrovo le stesse sfide, ma anche la stessa speranza: l’accesso all’acqua è il punto di partenza per dare dignità, salute ed educazione”.
Il sistema costruito a Matiri necessita oggi di manutenzione e investimenti per continuare a garantire acqua potabile a circa 50mila abitanti, con all’orizzonte il desiderio di replicare quel modello virtuoso a Kampi Garba, dove l’acqua potabile rappresenta la condizione imprescindibile per costruire scuole, ospedali e nuove prospettive per le famiglie. L’impegno di padre Mazzucchi diventa quindi un ponte tra passato e futuro, e l’attenzione di SAL si concentra sulla valutazione delle possibilità di sostenere questo percorso, raccogliendo un’eredità di solidarietà che ha radici profonde nel territorio lodigiano.
“L’acqua è un diritto universale e un bene prezioso che non conosce confini – ha affermato Vittorio Codeluppi, presidente di SAL -. Come gestore del servizio idrico ci sentiamo parte di una responsabilità collettiva, e ascoltiamo i bisogni di chi, come padre Orazio, si impegna ogni giorno per garantire questo diritto alle comunità fragili, per capire le necessità e dove poter dare un contributo. Per SAL questo significherebbe anche dare concretezza al principio di restituzione al territorio, che è parte integrante della nostra mission: restituire non solo alle comunità che serviamo quotidianamente, ma anche contribuire, con le competenze e le risorse di cui disponiamo, a iniziative di solidarietà che partono dal Lodigiano e arrivano a migliaia di chilometri di distanza”.
“Quella avviata oltre vent’anni fa a Matiri è stata un’esperienza straordinaria di collaborazione tra istituzioni, cittadini e missionari – ha dichiarato Massimo Gatti, ex presidente di CAP. Un progetto che ha dimostrato come il nostro territorio sappia esprimere una forte capacità di solidarietà. Oggi il testimone passa a SAL, che potrebbe rafforzare un legame che unisce il Lodigiano a comunità lontane ma vicine nei bisogni fondamentali”.
(Nella foto, da sinistra: Antonio Mazzucchi, Vittorio Codeluppi, Padre Orazio Mazzucchi, Davide De Battisti, Massimo Gatti e Osvaldo Felissari)
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