seguicisu

Seguici su:  

SALVAGUARDARE I BENI ECCLESIALI LOMBARDI

video

data

Venerdì 28 Gennaio 2022

corpo

Valorizzare e salvaguardare il ricchissimo patrimonio di beni culturali della Regione ecclesiastica lombarda che raggruppa le Diocesi di Bergamo, Brescia, Como, Crema, Cremona, Lodi, Mantova, Milano, Pavia e Vigevano.

Questo l’obiettivo del Protocollo d’Intesa sottoscritto dall’assessore Autonomia e Cultura della Regione Lombardia, Stefano Bruno Galli e da S.E. Mons. Corrado Sanguineti, vescovo di Pavia e delegato ai Beni Culturali per la Conferenza Episcopale lombarda.

"Il ricchissimo patrimonio storico e artistico di carattere religioso costituito sia da circa 130.000 beni mobili e 6.000 immobili– ha detto Galli – è una parte significativa dell'intero patrimonio culturale lombardo. La rilevanza di quello ecclesiastico è altresì dimostrata da numerosi riconoscimenti Unesco quale patrimonio mondiale dell'umanità. Penso alla Chiesa al Convento domenicano di Santa Maria delle Grazie e all'Ultima Cena di Leonardo (riconosciuti nel 1980), ai Sacri Monti di Varese e Ossuccio (2003), alla Chiesa della Beata Vergine Incoronata di Sabbioneta (Mantova e Sabbioneta 2008), sino alla Chiesa di Santa Maria foris portas di Castelseprio, al Monastero di Torba e al complesso monastico di San Salvatore-Santa Giulia di Brescia (riconoscimento Longobardi 2011)”

Grande soddisfazione per un accordo che punta a valorizzare la bellezza di un patrimonio che non è “soltanto della Chiesa e per la Chiesa, ma che ha a che fare con la storia di tutti i lombardi” è stata espressa dal vescovo Corrado Sanguineti.

”Questi beni – ha aggiunto - sono legati alla vita della comunità cristiana che non è una setta che si nasconde, ma una realtà che ha una sua rilevanza sociale e pubblica e interagisce con la società multiculturale di oggi in cui anche certi linguaggi della fede, una volta conosciuti da tutti, oggi rischiano di non esserlo. Allora promuovere questo patrimonio e renderlo fruibile a tutti vuol dire offrire la possibilità di leggere una storia. I beni culturali hanno inevitabilmente a che fare con il linguaggio tipico e universale delle bellezza che non ha solo un valore estetico, ma anche antropologico. E da questo punto di vista religioso, ogni esperienza religiosa ha sempre prodotto bellezza”.

L'Intesa consente di costruire politiche di ampio respiro, con nuovi metodi gestionali e finanziari, e di collocare il patrimonio culturale di carattere religioso nell'articolato contesto delle politiche europee di valorizzazione dei Beni Culturali.

Per Beni Culturali di carattere religioso s'intendono il patrimonio immobile (dagli edifici di culto ai luoghi di aggregazione), quello mobile (dagli arredi liturgici, quadri, statue, al patrimonio archivistico e librario), quello immateriale (tradizioni e saperi) e i paesaggi culturali di matrice religiosa.

L'Intesa, la prima in Italia di questa portata, apre la strada a un futuro modello di governance multilivello e di rappresentanza multi-istituzionale, tenendo conto della specificità del patrimonio culturale italiano e lombardo, che presenta intense relazioni dei soggetti coinvolti, tra pubblico e privato.

Archivio mensile

Condividi:

Cerca per mese

Articoli più letti

Mercoledì 02 Novembre 2022

Era ricoverato a San Giovanni Rotondo, in Puglia, per...

Sabato 19 Maggio 2018

E' accaduto nel Cremonese; le forze dell’ordine stanno...

Sabato 11 Maggio 2019

Un uomo di 57 anni di Vescovato ha improvvisamente perso...

tuttigliarticoli

footerbottom

© Copyright 2016 VideoNotizieTV
P.I. 10822650155

Powered by Weblitz

seguicifooter

Seguici su:  

Menu Servizio Footer