Nel pieno della stagione estiva i finanzieri hanno individuato, al termine di una complessa attività, un laboratorio all’interno del quale venivano confezionati i capi delle migliori griffe in circolazione.
I Baschi Verdi del Gruppo di Olbia, durante approfonditi controlli anticontraffazione nelle località turistiche, sono riusciti infatti a risalire al luogo in cui capi prodotti in Cina e legalmente importati sull’isola diventavano prestigiosi e ricercati articoli di abbigliamento delle famose case di moda.
Il laboratorio, realizzato all’interno di una casa semi-indipendente del centro cittadino, era stato attrezzato con tre macchine per cucire utilizzate per apporre sui capi le etichette contraffatte di noti marchi quali ad esempio Burberry, Moncler, Diesel, K-Way, ed un computer dal quale venivano copiati modelli e modalità di etichettatura.
Infatti, una volta arrivati ad Olbia, ai capi venivano rimosse eventuali etichette di copertura utilizzate per passare i controlli nei porti cittadini e venivano cucite le etichette ed applicati i cartellini dei marchi ottenendo un prodotto estremamente simile a quello originale, pronto per essere poi distribuito, nel periodo del ferragosto, agli ambulanti presenti in gran numero sulle spiagge della Gallura.
Sequestrati migliaia di articoli già pronti per la vendita.
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