Avrebbero frodato la Stato per oltre duecentonovanta milioni di euro, attraverso l'emissione di fatture per operazioni inesistenti.
Nei guai sono finite ben ventidue persone, dieci delle quali sottoposte alla misura preventiva dell'arresto in carcere e altre dodici ai domiciliari.
La frode sarebbe andata avanti ininterrottamente dal 2000 ad oggi, tra cooperative locali e società cinesi.
A bloccare il tutto ci hanno pensato i militari della Guardia di Finanza di Milano, coordinati dalla Procura della metropoli lombarda.
In corso il sequestro preventivo di beni per un importo equivalente alla somma che sarebbe stata frodata allo Stato.
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