Gli uomini della Polizia di Stato, più precisamente 48 Squadre Mobili in tutta Italia, a partire dalle prime ore della mattinata di mercoledì 13 giugno, hanno effettuato 78 perquisizioni nei confronti di altrettante persone indagate per il reato di acquisto di armi per corrispondenza nonché detenzione illegale di armi comuni da sparo/armi clandestine.
L’attività coordinata dal Servizio Centrale Operativo è stata effettuata in esecuzione di specifici decreti emessi dalla Procura della Repubblica presso il Tribunale di Enna.
I fatti risalgono agli anni 2016/2017 quando gli indagati acquistavano, con carte di credito clonate, dalla Polonia armi ad aria compressa con potenza superiore ai limiti consentiti dalla legge italiana per la libera vendita e quindi considerate ami da fuoco.
L’operazione ha dato modo di rinvenire e sequestrare 92 armi di svariati modelli, di fabbricazione straniera in particolare 80 carabine e 12 pistole ad aria compressa.
Attualmente è in corso l’approfondimento degli accertamenti per verificare se le stesse risultino catalogare/verificate nel Catalogo Nazionale Armi per appurare l’eventuale natura clandestina.
In particolare, la Squadra Mobile di Como ha perquisito le abitazioni di quattro uomini residenti in Provincia, nel corso delle quali ha rivenuto, e sequestrato, 6 armi lunghe.
I soggetti (M.D.S. del 58 – R.C. del 73 G.R. del 67 e F.P. del 80) sono stati denunciati in stato di libertà per il reato di acquisto per corrispondenza di armi.
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