Scoperta con la droga in casa, minaccia di uccidersi per evitare il carcere.
Ieri sera, la Squadra Mobile della Questura di Varese, ha arrestato una coppia di Italiani, L.A di 32 anni incensurata e G.S. di 33 anni, pregiudicato.
In particolare, a seguito di intensa attività di monitoraggio del centro cittadino finalizzato a contrastare lo spaccio di droghe destinato alla così detta “MOVIDA”, personale della Sezione antidroga, “ha agganciato”, tra i locali in quel momento gremiti di giovani, una coppia sospetta intenta a fornire agli avventori dei vari esercizi pubblici, piccoli oggetti in rapidità, ritenuti singole dosi di cocaina.
Effettivamente, dopo uno di questi incontri, il personale ha deciso di intervenire bloccando la coppia, senza riuscire nel medesimo intento con il consumatore; il controllo ha permesso di rinvenire 5 dosi di cocaina e alcune banconote da 50 euro nella borsetta della donna, ritenute il provento dello spaccio serale. L’ipotesi investigativa che i due fossero piccoli spacciatori locali, è stata successivamente confermata dal cliente allontanatosi all’atto del controllo, peraltro già noto quale assuntore abituale di cocaina il quale, rintracciato, ha confermato di aver poco prima acquistato una dose di cocaina.
Il controllo è stato esteso anche presso il domicilio di entrambi ed ha consentito di rinvenire ulteriore stupefacente - cocaina, hashish e marijuana - oltre ad un bilancino di precisione, vario materiale per il confezionamento delle singole dosi e i classici foglietti manoscritti riportanti cifre e nomi, riconducibili a potenziali debitori.
A seguito di quanto accertato, i due giovani sono stati arrestati per spaccio e detenzione di droga ai fini di spaccio e, su disposizione del magistrato di turno, associati rispettivamente la donna ai domiciliari e l’uomo alla locale casa circondariale.
Momenti di particolare tensione si sono avuti durante la perquisizione domiciliare effettuata a carico della donna la quale, avendo percepito la seria possibilità di finire in carcere, impugnando un paio di forbici presenti nella sua camera, ha minacciato gli agenti di autolesionarsi fino alla morte in caso di detenzione carceraria.
Solo la calma e determinazione mostrata dagli operanti nel trattare la delicata vicenda, ha evitato che la situazione degenerasse.
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