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SPACCIO DI DROGA NEL PARCO

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Domenica 25 Marzo 2018

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I tre arresti eseguiti dalla Polizia di Stato nel corso dell’operazione che ha interessato il “parco del Rugareto” a Busto Arsizio, fotografano chiaramente le modalità dello spaccio di droga nei boschi e il suo indotto criminale.

E' scattato il blitz degli uomini del Commissariato di Busto e della Squadra Mobile della Questura di Varese, che avevano preventivamente localizzato il punto preciso in cui una coppia di pusher cedeva la droga a numerosi tossicodipendenti, spesso in trasferta da altre province.

A cadere nella rete, dopo un tentativo di fuga subito frustrato dai poliziotti, sono stati lo spacciatore principale, un Marocchino di 37 anni con precedenti specifici, e il suo complice, un Indiano di 22 anni che aiutava il nordafricano effettuando materialmente la consegna delle dosi e il ritiro del denaro.

A loro disposizione c’erano ancora 210 grammi di hashish, 40 di eroina e 40 di cocaina.

I due avevano già incassato 400 euro ed erano dotati di bilancino, di sacchettini per confezionare le dosi, di tre cellulari e della riproduzione di una pistola destinata a scoraggiare eventuali “malintenzionati”.

Ebbene gli agenti, mentre effettuavano le loro operazioni concluse con l’arresto dei due per detenzione e spaccio di droga, hanno visto entrare in quella parte di bosco un altro nordafricano con in mano una borsetta da donna che ha posato a terra nel punto in cui i due pusher avevano svolto la loro attività.

Non vedendoli, il maghrebino si è messo alla loro ricerca ma ha trovato i poliziotti, che stavano discretamente seguendo le sue mosse e che lo hanno immediatamente bloccato.

Dalla borsetta sono saltati fuori due tablet, un orologio e articoli di bigiotteria che gli immediati accertamenti hanno permesso di attribuire ai residenti in un’abitazione a poca distanza dal bosco.

Gli agenti hanno così verificato che i proprietari avevano subito un furto in abitazione pochi minuti prima, del quale non si erano nemmeno accorti, e hanno restituito loro il bottino.

Il nordafricano, un Marocchino di 30 anni, con diversi precedenti, è stato a sua volta arrestato per furto in abitazione e perché rientrato in Italia pur essendo già stato coattivamente allontanato dal nostro Paese.

Il provento del furto doveva naturalmente servire a pagare la droga.  

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