I Carabinieri del Nucleo Investigativo e della Sezione Operativa della Compagnia di Sondrio, coadiuvati dai militari delle Compagnie di Sondrio e Pavia e dall’unità cinofila di Casatenovo nel lecchese, hanno dato esecuzione nelle provincie di Sondrio e Pavia ad una ordinanza di custodia cautelare emessa dal Tribunale di Sondrio, su richiesta della locale Procura, nei confronti di cinque persone ritenute responsabili di commercio di stupefacenti.

Un italiano residente in provincia (di 45 anni) e uno straniero senza fissa dimora (di 50 anni) sono stati condotti in carcere; una donna di 47 anni, di origini sudamericane, è stata sottoposta all’obbligo di firma; un altro indagato, di 69 anni e residente in provincia, è stato sottoposto all’obbligo di dimora.

L’indagine, diretta dalla Procura della Repubblica di Sondrio, è iniziata nel mese di agosto dell'anno scorso, a seguito di diverse segnalazioni di privati cittadini riguardanti uno spaccio di sostanze stupefacenti a Sondrio.

L’attività tradizionale, fatta da servizi di osservazione, controllo e pedinamento, associata a quella tecnica con intercettazioni telefoniche e ambientali, ha permesso di individuare un nucleo familiare composto da tre persone (da cui il nome dell’indagine TRINITÀ), dedite ad un ipotetico spaccio di sostanze stupefacenti nel capoluogo valtellinese e nei comuni limitrofi.

il luogo di approvvigionamento della sostanza stupefacente è stato localizzato nelle aree boschive di Annone Brianza e Costa Masnaga nel lecchese, al cui interno avrebbero operato spacciatori nordafricani, dimoranti in provincia di Pavia.  

Nel corso del monitoraggio del gruppo nel lecchese, da ottobre a gennaio, sono emerse centinaia di cessioni di diversi tipi di sostanze stupefacenti (cocaina, eroina e hashish), con una media di circa 90 cessioni giornaliere.

Lo stupefacente acquistato dal gruppo operante in Valtellina sarebbe poi stato tagliato con l’aggiunta di tachipirina, per poi essere a sua volta spacciato in provincia di Sondrio.

Uno dei componenti del nucleo familiare era già stato fermato nel dicembre scorso dai Carabinieri di Sondrio, lungo la Statale 36, trovato in possesso di circa 30 grammi di cocaina, pura al 77%.