Ieri pomeriggio intorno alle 16.00, gli agenti della Squadra Mobile di Como sono intervenuti in un’abitazione di via Borgovico a seguito della segnalazione di un residente, che segnalava delle grida di aiuto provenire dall’appartamento della vicina.

I poliziotti, una volta arrivati hanno ascoltato una donna di 73 anni, ricostruendo quant’era accaduto: la vittima ha riferito di aver ricevuto una telefonata da parte di un sedicente capitano dei Carabinieri il quale la informava che la targa della sua auto era risultata coinvolta in una rapina in una gioielleria e che, di lì a poco, sarebbe arrivata a casa sua una donna, da lui incaricata per visionare i suoi gioielli, per poterli escludere dalla refurtiva della rapina.

L’anziana raccontava, poi, che immediatamente dopo aver riagganciato la telefonata, si sarebbe presentata una donna napoletana volendo insistentemente vedere i gioielli e l’oro.

Le pressioni avrebbero iniziato ad insospettire la donna, che ha reagito gridando, strattonata però dalla truffatrice che vistasi scoperta si è subito allontanata.

La tempestività dell’intervento e la raccolta dei dettagli, hanno permesso ai poliziotti della Mobile di rintracciare la presunta truffatrice alla stazione di Como San Giovanni.

Si tratta di una cinquantatreenne napoletana sulla quale sono emersi precedenti.

Ora è a disposizione dei magistrati comaschi per rispondere di tentata truffa aggravata e di tentata rapina, in concorso.

Le indagini proseguono per risalire al complice.