Avrebbero smaltito in una cava, già sottoposta a sequestro dal 2021, oltre una tonnellata e mezza di rifiuti, soprattutto terra e scarti edili.
E' l'ipotesi di accusa che ha portato oggi i carabinieri forestali di Milano ad eseguire cinque misure cautelari - tre arresti domiciliari, un obbligo di dimora e un obbligo di firma - emesse dal Gip del tribunale di Milano nei confronti di altrettante persone.
Avrebbero utilizzato una cava di sabbia a Nerviano per depositarvi gli scarti sotto accusa, costituiti anche da cavi elettrici bruciati.
Nell'indagine, avviata nel 2020, sono coinvolte complessivamente ben 26 persone.
Il Gip ha autorizzato anche il sequestro cautelativo di beni per quasi 16 milioni di euro.
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