Facevano arrivare dalla Svizzera al nostro Paese orologi di lusso, molti contraffatti, eludendo i diritti doganali.
Si tratta delle ventidue persone - svizzere e italiane - che la Guardia di Finanza di Como ritiene artefici del commercio illegale.
L'indagine, giunta alla sua fase conclusiva, era scattata al valico di Ponte Chiasso quando era stata fermata una vettura al cui interno le Fiamme Gialle avevano rinvenuto una somma ingente di denaro, 87 mila euro.
L'inchiesta ha fatto emergere due distinte modalità adottate dagli indagati attraverso le quali evitare il versamento dei diritti doganali previsti per il commercio degli orologi di lusso.
Complessivamente, ne sono stati sequestrati 30, assieme a 19 abilmente contraffatti: valore commerciale complessivo, 800 mila euro.
Gli indagati dovranno ora chiarire il loro operato ai magistrati italiani.
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