Erano costrette a prostituirsi nel sud Milanese, in particolare lungo la provinciale Binasca, le giovani donne africane liberate dai loro aguzzini dalla Squadra Mobile della Questura di Lodi.
Indagando sullo spaccio di droga dei nigeriani a Lodi, gli agenti della Mobile sono risaliti all'attività di prostituzione che giovani nigeriane - fatte arrivare appositamente dal loro Paese, spesso sui barconi che attraversano il Mediterraneo - erano costrette a praticare dai loro connazionali.
Ridotte in sostanziale schiavitù, erano costrette a consegnare alla loro 'maman' buona parte del denaro incassato con le loro prestazioni.
Nei guai sono finiti cinque nigeriani, tre uomini e due donne, in esecuzione di altrettante ordinanze di custodia cautelare.
Sono ora a disposizione dei magistrati.
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