Ieri sera, gli investigatori della Squadra Mobile di Brescia, assieme agli agenti della Squadra “Volante”, hanno fermato un diciottenne bresciano incensurato e residente in città, autore di ben 3 rapine ai danni della gelateria di Viale Europa avvenute rispettivamente il 29 settembre, il 6 ottobre e nella serata di ieri.

Ieri verso le 21,30, giungeva alla Centrale Operativa della Questura una richiesta di intervento urgente per una rapina avvenuta pochi minuti prima alla gelateria.

La richiedente, dipendente della gelateria, riferiva di essere stata minacciata di gravi conseguenze fisiche da un uomo con il volto coperto, il quale, dopo averla avvicinata ed averle puntato al volto il pugno sinistro, sottraeva il denaro dal fondo cassa per poi darsi alla fuga.

Giunti sul posto in pochi istanti, grazie alle informazioni raccolte ed alla visione delle immagini riprese dai sistemi di videosorveglianza presenti all’interno ed all’esterno dell’esercizio commerciale, gli agenti sono riusciti ad individuare e, pochi minuti dopo, a bloccare il fuggitivo alla fermata della Metropolitana poco distante dalla gelateria.

Si trattava di un giovane bresciano.

I poliziotti decidevano di effettuare una perquisizione personale – poi estesa alla sua abitazione –, che consentiva di recuperare gli indumenti utilizzati dall’autore delle due rapine avvenute nei giorni precedenti, una pistola semiautomatica, riproduzione di quella autentica, e alcune centinaia di Euro provento della rapina appena portata a termine.

Il giovane, condotto negli Uffici della Questura, è ora a disposizione della magistratura bresciana per rispondere delle 3 rapine alla stessa gelateria avvenute nelle ultime settimane.

Il Questore di Brescia Paolo Sartori, ha emesso nei suoi confronti le misure dell’Avviso Orale e del Divieto di Accesso alle Aree Urbane (D.A.C.Ur) del Centro Città, in particolare in tutti i bar, le discoteche e gli esercizi pubblici presenti nel Comune di Brescia per un periodo di 2 anni, che diverranno operative una volta che verrà scarcerato in caso di condanna.