Negli ultimi giorni gli operatori della Polizia di Stato della Questura di Monza e Brianza hanno eseguito tre accompagnamenti presso i CPR di Milano e di Bari disposti dal Questore nei confronti di extracomunitari irregolarmente presenti sul territorio italiano e resisi responsabili di numerosi reati.
Gli stranieri sono stati collocati presso i centri per i rimpatri, grazie ai posti messi a disposizione dalla Direzione Centrale per l’Immigrazione e la Polizia delle Frontiere, in attesa del definitivo allontanamento dal territorio nazionale.
Il primo accompagnamento ha interessato un 21enne egiziano già trattenuto presso un CPR a seguito di rigetto dell’istanza di protezione internazionale da parte della Commissione Territoriale di Verona - Sezione di Treviso e dopo aver dichiarato diverse identità.
Giovedì 07 dicembre è stato nuovamente arrestato dalla Squadra Mobile della Questura di Monza per spaccio di sostanze stupefacenti davanti alla stazione ferroviaria di Monza ed a seguito di giudizio direttissimo, è stato destinatario della misura cautelare del divieto di dimora nel Comune di Monza con rilascio del nulla osta all’espulsione.
Poi, un egiziano è stato accompagnato presso il CPR di Milo (CT). L’uomo, scarcerato dalla Casa Circondariale di Monza lo scorso ottobre, aveva terminato di scontare un cumulo pene per i reati di rapina, lesioni e tentato furto aggravato. Il giorno della scarcerazione, l'uomo aveva presentato istanza di protezione internazionale che veniva rigettata dalla Commissione Territoriale di Monza con conseguente obbligo di rimpatrio.
Infine, è stato collocato anche un tunisino di 36 anni, che usualmente forniva durante i controlli di polizia diverse generalità. Condannato nel 2009 a 3 anni e 4 mesi per reati inerenti agli stupefacenti. Nel 2011 viene accompagnato in frontiera a seguito di provvedimento del magistrato di sorveglianza di Sassari. Rientra nuovamente, motivo per cui si rendeva responsabile del resto di reingresso illegale senza autorizzazione. Viene condannato nel 2014 alla pena di 10 anni di reclusione per omicidio avvenuto nel 2013: a seguito di lite in strada in concorso aveva colpito con arma bianca un connazionale che morirà il giorno dopo a Brescia.
All' interno delle carceri ove e' stato si e' reso responsabile di reati di violenza, resistenza, incendio, oltraggio a pubblico ufficiale, istigazione a delinquere, incendio, danneggiamento e procurato allarme.
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