Sono serviti due anni di indagini alla Polizia stradale di Frosinone per raccogliere le prove contro 112 persone indagate per riciclaggio, ricettazione, truffa, falso e sostituzione di persona.
Con l’operazione “Cash & car” gli investigatori della Polizia hanno messo in luce un sistema gestito da alcuni titolari di autosaloni, d’accordo con diversi direttori di agenzie di intermediazione finanziaria.
Il sistema era semplice quanto redditizio: si trovavano dei prestanome, persone in difficoltà economiche; su tali persone si costruivano buste paga false e con tali certificazioni i prestanome chiedevano alla banca un finanziamento, mediamente 15 mila euro, per l’acquisto di un’auto.
Dopo pochi giorni dall’effettiva intestazione dell’auto, la stessa veniva rivenduta ad una persona ignara di tutto quanto c’era dietro alla truffa.
Ovviamente il finanziamento non veniva onorato, la banca finanziante tentava una rivalsa sul primo acquirente che risultava insolvente.
Con questo sistema, la Polizia ha calcolato che i criminali hanno intascato, in due anni, 600 mila euro.
Sequestrate una decina di vetture.
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