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UNA LAPIDE IN RICORDO DELLE VITTIME DEL COVID

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Martedì 29 Settembre 2020

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COMUNICATO DEL SINDACO DI CREMA
In Piazza Duomo a Crema abbiamo disvelato una lapide dedicata a tutti i nostri concittadini e concittadine mancati nei mesi drammatici della pandemia e ai loro familiari.

Un momento toccante, nel quale gli amministratori del nostro Comune hanno letto i 327 nomi di tutti i cittadini mancati, per qualunque causa, perché accomunati da un medesimo destino di solitudine, isolamento, angoscia.

Di seguito il mio saluto ai familiari presenti a nome di tutta la nostra Comunità.

《Buon pomeriggio a tutti e a tutte e grazie per essere qui. Nelle settimane dolorose del Covid avevamo preso un impegno, quello di ricordare insieme tutti i nostri concittadini e le nostre concittadine mancati in quei terribili momenti, ed oggi siamo qui per onorare quella promessa. Fare memoria, insieme, di chi se ne è andato in quei mesi drammatici, che rimarranno impressi nella storia della nostra città e nelle nostre coscienze.

Mai come in questi frangenti ci accorgiamo di quanto le parole siano inadeguate, manchevoli, non ci restituiscono chi abbiamo perso e non leniscono il dolore, ma il nostro ritrovarci, in questo abbraccio collettivo, intende esprimere la vicinanza, l’affetto, la compartecipazione di un’intera comunità.

Quali che siano state le cause della morte dei vostri familiari, avete vissuto una esperienza drammatica ed inumana, condannati alla solitudine, all’isolamento, all’impossibilità di stare accanto ai vostri cari, alle scarse informazioni circa le loro condizioni, alle incertezze legate alla scarsa conoscenza del virus, alle cupe notizie che sopraggiungevano sulla pandemia. E ancora smarrimento, paura, disperazione.

Chi non ha sperimentato tutto questo può solo intuirlo provando ad immedesimarsi e già solo da questo tentativo scaturisce un senso di angoscia profondo e disperante. Angoscia per quei momenti che avete vissuto e anche per il dopo, perché è complicato elaborare un lutto quando non hai la possibilità di vedere un’ultima volta chi è mancato, di piangerlo insieme ai tuoi affetti, quando non puoi accompagnarlo coi riti.

Che non sono forma, sono sostanza, come quelli che creano un legame, anche i riti con cui ci si accomiata da una persona che si ama sono importanti, ci aiutano a creare una disposizione d’animo, ad accettare una perdita, a farcene, per quanto sia dura, una ragione. Questa lapide vuol dunque essere un atto di amore e vicinanza ai vostri cari, quale che sia il motivo per cui sono mancati, ed a voi familiari, tutti accomunati da uno stesso destino di perdita.

Qui, nel cuore della città a rappresentare il cuore di tutti noi cittadini e cittadine di Crema. Vuole essere gesto d’amore e di memoria per il nostro presente e per il nostro futuro, ma anche un perenne monito della precarietà e della fragilità della nostra condizione umana, perché uno dei lasciti di questo maledetto virus è che il nostro primato, che presuntuosamente avevamo dato per certo, deve fare i conti con altre creature, anche infinitamente piccole come un minuscolo virus, che, esattamente come noi, vogliono vivere e possono distruggerci.

E solo le risposte corresponsabili e solidali, quelle di una umanità che si fa carico, si affratella e porge aiuto, sono state e saranno quelle in grado di salvarci.》

L'intervento del sindaco, Bonaldi

 

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