Continua il lavoro degli uomini dell’Ufficio Immigrazione della Questura di Varese.
Tale attività, nella prima metà del mese di giugno, ha consentito l'esecuzione dell’espulsione amministrativa con accompagnamento presso la Frontiera di Malpensa, di una donna ucraina, B.S. di 60 anni che in Italia ha lavorato per due anni come badante in nero, con precedenti per immigrazione clandestina.
Stessa sorte è toccata ad un tunisino B.A. di 38 anni, al quale è stato rifiutato il permesso di soggiorno poiché disoccupato da oltre due anni e considerato soggetto pericoloso per l’ordine e la sicurezza pubblica; infatti è risultato gravato da precedenti penali e di polizia per minaccia, atti persecutori nei confronti del coniuge, percosse, lesioni personali, inosservanza dei provvedimenti delle autorità, oltraggio minaccia e violenza a P.U., ingiuria, porto d’armi o oggetti atti ad offendere, ubriachezza molesta e reati inerenti agli stupefacenti, (fatti per i quali era già stato destinatario di un ammonimento del Questore e di un divieto di avvicinamento e di accesso alle aree urbane).
Lo stesso è stato accompagnato al CPR di Bari dal quale sarà riportato in Tunisia con il primo volo dedicato.
Inoltre sono stati emessi 25 decreti di espulsione con ordine del Questore ad abbandonare il Territorio Nazionale entro sette giorni e 2 con la misura alternativa al trattenimento al C.P.R.
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