“Mangiare carne di cane è davvero una barbarie che non si può nemmeno commentare. Ma ancora, nonostante l’indignazione globale, undici milioni di firme di protesta raccolte su internet e l’evidente imbarazzo delle autorità locali, l’orrore di Yulin non si ferma": lo ricorda Michela Vittoria Brambilla, presidente della Lega Italiana Difesa degli Animali e Ambiente, portavoce anche di World Dog Alliance.
"In queste ore - prosegue la parlamentare italiana - migliaia di cani per lo più strappati alle loro famiglie, sono arrivati in città, stipati in gabbie minuscole, dopo viaggi interminabili senza cibo né acqua: il loro destino è di essere torturati e uccisi a mazzate, spesso scuoiati vivi, per finire sui banchetti che offrono carne di cane durante il “festival””.
In prima linea da anni in questa battaglia, la Brambilla per la prima volta in Italia ha portato la questione anche in Parlamento, spiegandone i dettagli e prendendo pubblicamente una posizione di grave censura. Dall'aula della Camera dei Deputati, l'ex ministro ha inoltre chiesto al governo di intervenire contro il festival di Yulin e il consumo della carne di cane con il governo cinese e con i governi di altri Paesi dell’area dov’è diffusa tale pratica.
Qualche speranza di porre fine alla barbarie c’è. “Le autorità di Yulin – ricorda l’ex ministro - sono in forte imbarazzo per gli spaventosi abusi sugli animali denunciati in tutto il mondo".
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