“Il gas naturale e il Lodigiano: una minaccia da esorcizzare o un bene da valorizzare?”
Questo l’interessante tema sviluppato nella quotidiana lezione all’UNITRE di Lodi da Carlo Gramola, già dirigente della SNAM e del gruppo Eni.
Un argomento tornato prepotentemente d’attualità proprio in questi ultimi anni nel nostro territorio, a causa dell’installazione del deposito di gas metano nel comune di Cornegliano Laudense, impianto che è stato molto contestato dai residenti.
“Il gas metano non è il gas naturale, che è, invece, una miscela di idrocarburi composta prevalentemente da metano e che include quantità minori di gas propano e idrocarburi superiori nel quale, inoltre sono presenti anche alcuni gas non combustibili” ha sottolineato il relatore.
Parlando del tanto dibattuto stoccaggio, il relatore ha specificato che la sua realizzazione è estremamente necessaria, soprattutto per evitare di rimanere senza questo prezioso combustibile nei momenti di maggior consumo, come potrebbe succedere in inverno.
Quello di Cornegliano, che contiene un miliardo di metri cubi di gas, viene considerato un piccolo impianto, rispetto ad esempio ai cinque miliardi di quello in provincia di Bologna. Queste strutture vengono, comunque, tenute sempre sotto strettissimo controllo, quindi i rischi sono praticamente nulli.
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