E' stato Gian Maria Bellocchio, presidente dell'associazione culturale Monsignor Luciano Quartieri, ad intervenire al teatrino di via Paolo Gorini nella lezione odierna dell'Unitre di Lodi.
Prendendo spunto dal tema del dono scelto per l'anno accademico 2018-2019 e coadiuvato dalla voce di Giulio Maria Montini, Bellocchio ha riletto la sua esperienza di vita personale come occasione per riflettere sul senso del dono e sulla generosità come specchio della carità.
Dopo aver proposto un passaggio del film della collaudata coppia di Peppone e don Camillo, con il sacerdote - in partenza per altra meta pastorale - che viene ricolmato di doni concreti e spirituali, il presidente dell'associazione don Quartieri si è soffermato su quattro doni ineludibili per l'uomo.
Anzitutto, quello della pace: dal '45 ad oggi le generazioni uscite dalla seconda guerra mondiale sono riuscite nel nostro Paese a vivere un prolungato periodo di pace, condizione imprescindibile per evitare le nefandezze dell'uomo sperimentate durante i conflitti bellici.
Dopo il dono della pace, ecco quello della vita; Bellocchio si è soffermato sulla maternità e sulla paternità, sui sacrifici fatti in anni difficili, quelli della ricostruzione, da parte di tanti genitori per rendere felici i figli; nella quotidianità della vita famigliare si è imparato ad essere generosi sempre e verso tutti.
Segno più evidente di questo dono, la notte di Santa Lucia, quando la meraviglia traspare dagli occhi di grandi e piccini.
L'ultimo dono che ci viene fatto nel corso della nostra esistenza è quello dell'incontro con tante persone che hanno segnato la nostra vita e che, anche nella brevità dell'incontro stesso, hanno contribuito in maniera significativa alla crescita della nostra personalità.
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