“La scelta”, il romanzo d’esordio di Morgane Mentil, è stato presentato l'altra sera nell’oratorio di Riozzo in una sala strapiena di gente.

Oltre all’autrice, presenti le autorità, il sindaco di Cerro al Lambro, Marco Sassi, amici, parenti e curiosi che sono venuti a rendere omaggio alla giovane scrittrice. A introdurre la conversazione sull’opera,  il giornalista Daniele Acconci, che si è dichiarato entusiasta dell’opera e ha guidato la conversazione con una lunga intervista all’autrice alla quale hanno interagito  molti dei presenti.

“E’ un libro dal ritmo incalzante, dalla trama entusiasmante che ti prende e ti tiene incollato perché vuoi sapere come va a finire – ha dichiarato Acconci -  Il libro mi è piaciuto perché ha una storia equilibrata, segno di linearità e di capacità narrativa notevole. Non ci sono tempi morti e anche le fasi di introspezione dei personaggi sono ben tratteggiate e definite”

L’autrice ha parlato del concepimento del libro, della trama, e dei valori sottesi:

“Ho sempre amato scrivere. Non ho deciso a priori un genere letterario, ciò che ho fatto è stato scrivere la storia che avevo nel cuore da anni. I personaggi, a un certo punto, si sono coalizzati e hanno aperto il cassetto dei sogni, decidendo che era giunto il momento di essere raccontati. Questa storia è anche stato un mezzo per mettere in campo alcuni argomenti che ritengo importanti come la redenzione, il perdono, le possibili alternative allo scontro, il senso della propria esistenza in connessione a quella degli altri

Il libro, un thriller fantasy ambientato a Milano,  racconta di una storia d’amore tra Sarah e Mita, che  si incontrano ed elaborano i loro sentimenti. Morgane Mentil sfodera  pagine di grande poesia, che interloquiscono e si fondono con altri momenti di pura adrenalina come quando  descrive battaglie o inseguimenti dal ritmo incalzante che sembrano momenti tratti da qualche film americano. E qui si spiega il suo amore per le moto da corsa e per la velocità. Il finale, poi,  è del tutto inaspettato, forse è proprio questo uno degli aspetti più interessanti dell’opera.