Tra passato e futuro: potrebbe essere questo il tema dell’uscita didattica, che ha coinvolto una ventina di studenti dell’UNITRE di Lodi.
Lunedì, infatti, accompagnati dal consigliere nazionale, Pietro Cappella, dalla vice presidente, Marinella Chiodaroli, e da Stefano Taravella, direttore dei corsi, gli studenti hanno visitato in mattinata il Museo della Scala di Milano.
Qui, con l’ausilio di una guida, hanno potuto vedere alcuni tra i più rari ed antichi strumenti musicali che vengono conservati all’interno della struttura.
Nel pomeriggio, poi, gli studenti dell’UNITRE sono stati ospitati dal professor Silvio Garattini all’interno dell’Istituto di ricerche farmacologiche “Mario Negri”.
Si tratta di una fondazione privata, senza fini di lucro, nata a Milano per volontà del gioielliere da cui prende il nome e per volontà proprio di Silvio Garattini, fondatore e attuale presidente, che conta tre sedi: quella della Bovisa a Milano, a Ranica e a Bergamo. In totale vi lavorano circa 770 persone.
La nuova sede milanese ha una superficie di circa 42 mila metri quadrati ed è dotata di apparecchiature e tecnologie all’avanguardia, per lo studio, tra l’altro, della genomica, della proteomica e della metabolomica, della risonanza nucleare e sequenziatori per il DNA.
Proprio nei laboratori, dove vengono svolte queste attività, i rappresentanti dell’UNITRE, accompagnati dai ricercatori Enrico Garattini e Giuseppe Remuzzi, hanno potuto potuto verificare in modo tangibile quanti passi in avanti si siano fatti e stiano per essere attuati su un tema quanto mai importante e determinante per la vita umana come quello della medicina e della farmacologia.
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