Sono le 16.00 circa di ieri quando, una Volante della Polizia di Stato di Como nota I.D. (del 94 Tunisino), già noto alle forze dell’ordine in quanto pregiudicato con obbligo di firma, correre lungo via Cadorna.
L’uomo alla vista dell’auto della Polizia, entra in tutta fretta all’interno di un locale lavanderia Self Service; nel frattempo gli operatori, notano che I.D. è inseguito da tre uomini che alla vista dell’equipaggio e senza perdere d’occhio l’uomo, informano i poliziotti su quanto accaduto.
G.V. (del 73) riferisce, infatti, che durante il proprio turno di lavoro in un ristorante nelle vicinanze, notava dalla finestra della cucina (che si affaccia sul cortile interno) un ragazzo che dopo essersi guardato attorno con fare sospetto, sollevava una delle biciclette poste nella rastrelliera (bloccata da un lucchetto) e cercava di allontanarsi.
G.V. avvertiva il proprietario della bici (suo collega), O.S.P. (del 80 Salvadoregno) ed unitamente ad un terzo uomo (sempre dipendente dello stesso ristorante), si dirigevano nel cortile trovando I.D. che trasportando la biciletta tenendola sollevata da terra (poiché ancora presente il lucchetto), tentava di allontanarsi.
Vistosi scoperto, il ladro l’abbandonava e si dava alla fuga subito inseguito dai tre uomini.
Gli agenti, dopo aver ascoltato il racconto, accompagnano I.D. in Questura e dopo gli accertamenti di rito, dai quali risulta che l’uomo, titolare di un permesso di soggiorno scaduto dal 2015, è già stato denunciato varie volte per furto ed è destinatario della misure dell’Obbligo di firma presso la Questura, lo traggono in arresto per il reato di tentato furto.
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