L’autostrada Asti-Cuneo ha una storia lunga e complessa.
I bandi di gara sono partiti nei primi anni del 2000 e i lavori si sono interrotti nel 2012, lasciando l’opera incompiuta. Un costo iniziale previsto di 988 milioni di euro che nel tempo, a causa delle modifiche intervenute, è lievitato fino a raggiungere i 2 miliardi e mezzo. Una delle tante opere del nostro Paese ferme a causa di tanti, troppi motivi.
"Oggi pomeriggio, insieme al Ministro Danilo Toninelli - ha detto il presidente del consiglio, Giuseppe Conte - mi sono recato in Piemonte, proprio a ridosso del tratto interrotto di quell’autostrada. Qui abbiamo incontrato autorità locali, rappresentanti dei concessionari autostradali e personale tecnico per fare il punto della situazione. A seguire, presso la Prefettura di Cuneo, ci siamo confrontati anche con i sindaci dei comuni limitrofi, i quali da tempo subiscono i disagi dovuti alla mancata conclusione dell’opera. L’approccio del Governo, che ho ribadito anche oggi, deve essere chiaro a tutti: vogliamo far ripartire i lavori, a Cuneo come nel resto del Paese, seguendo un approccio molto diverso dal passato: progetti sostenibili, dal punto di visto ambientale e finanziario, regole chiare e obiettivi certi. Nessun altro regalo ai concessionari e risparmi per i cittadini. Nel caso dell’Asti-Cuneo - ha concluso Conte -, per esempio, porteremo avanti un progetto che prevede un risparmio di circa 213 milioni di euro. Soldi dei cittadini, che devono tornare ai cittadini".
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