Il comune di Lodi vuol rivedere il piano delle soste a pagamento in centro storico, ma il progetto non convince commercianti e automobilisti.
Ecco le ragioni dell'assessore alla partita, Alberto Tarchini.
"La proposta di modifica del sistema di gestione della sosta a pagamento nel Centro Storico ha come obiettivo l’adozione di un modello che consenta di gestire in modo più razionale gli spazi a disposizione.
L’attuale schema tariffario è caratterizzato da una certa uniformità di costo che determina una sostanziale indifferenza funzionale. In altre parole uno stallo posizionato in via del Guasto viene gestito esattamente come uno stallo in via San Bassiano, benché credo sia evidente come i due stalli non offrano (o non dovrebbero offrire) il medesimo servizio. Infatti, con il progressivo accentramento della sosta aumenta la quantità di servizio offerto (una sosta più centrale è maggiormente apprezzata), ma aumenta anche la scarsità del bene (ossia diminuisce l’offerta) in quanto il numero di stalli si riduce mano a mano che ci si avvicina al cuore del nostro Centro Storico. L’omogeneità tariffaria si traduce inevitabilmente in una sostanziale uniformità del “tipo” di sosta che viene effettuata dagli utenti.
Elaborando alcuni parametri registrati dai parcometri nella settimana dal 25 al 31 marzo si evince come il numero di ticket emessi in un giorno per ciascuno degli stalli presenti in via del Guasto e in via San Bassiano sia sostanzialmente il medesimo, all’incirca due. Ciò a testimoniare come la rotazione avvenga in modo indifferenziato e indipendente dalla collocazione più o meno ravvicinata dalla ZTL. Risultato: tutti in coda in Piazza Mercato a girare e rigirare nella speranza che uno stallo si liberi.
E’ sulla base di questo stato di fatto che ho ritenuto di proporre un nuovo e diverso modello di gestione basato sul concetto delle fasce tariffarie concentriche che rappresentano lo strumento attraverso il quale indirizzare più correttamente le diverse tipologie di utenza sulla base della tipologia di sosta che desiderano effettuare.
La tariffa è più alta a ridosso della ZTL in modo da favorire la rotazione e da decentrare la sosta di lungo periodo, dirigendola verso le fasce a tariffa minore o negli spazi di sosta libera a corona del Centro. All’interno della prima fascia dunque, benché il numero di stalli rimanga invariato, la disponibilità relativa di spazi aumenta grazie all’aumento della rotazione. Per non penalizzare la sosta di breve periodo viene introdotta la tariffa oraria variabile, in base alla quale la prima ora di sosta è sempre più conveniente delle successive.
Dall’introduzione di questi elementi mi aspetto un cambiamento nei comportamenti legati alla sosta e dunque un superamento dell’indifferenza funzionale di cui si diceva (ossia non più tutti gli stalli con la medesima funzione e con lo stesso tipo di sosta) ed in definitiva un servizio più aderente alle diverse esigenze.
Esemplificando potremmo dire che se ho la necessità di sbrigare una commissione, accedere ad un servizio comunale o presentare personalmente all’assessore alla Viabilità le mie rimostranze per la buca che si è formata nella via in cui risiedo, sarò ragionevolmente certo di trovare posto all’interno della prima fascia di sosta dove avrò la possibilità di pagare un importo agevolato per la prima ora, nella consapevolezza che dovrò liberare quello spazio a meno che io non sia disposto a corrispondere il prezzo orario più alto riferito alle ore successive; allo stesso modo, se ho esigenze di sosta prolungata, sarò portato a preferire ambiti più decentrati, sapendo di non dover più rinnovare ogni due ore il mio tagliando (perché avrò la possibilità di fare un unico pagamento all’inizio), alleggerendo per altro la pressione del traffico nelle aree più centrali.
Per farsi un’idea più completa della proposta invito nuovamente tutti gli interessati a consultare la presentazione che è possibile scaricare dal sito del Comune di Lodi e a presentare eventuali osservazioni entro l’8 giugno".
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