Accanto all'ordinario impegno amministrativo procede incessante l’attività dell’Ufficio Immigrazione della Polizia di Stato di Bergamo di contrasto alla presenza irregolare di cittadini stranieri pericolosi.
Questa settimana sono stati accompagnati alla frontiera stranieri che avevano numerosi precedenti penali e condanne per reati commessi che destano maggiore allarme sociale, per i quali il livello di attenzione rimane alto, quali violenza sessuale ai danni di donne e minori nonché maltrattamenti in famiglia.
In data 27 novembre è stato accompagnato alla frontiera un cittadino straniero S.A. nato in India nel 1992 in esecuzione del provvedimento di espulsione emesso dal Prefetto. A suo carico una condanna a sette anni di reclusione per violenza sessuale ai danni di minore a seguito della quale la richiesta di permesso di soggiorno è stata rigettata dal Questore di Bergamo.
In data 28 novembre è stato accompagnato alla frontiera il marocchino L.B. del 1980 in esecuzione del provvedimento di espulsione adottato dal Prefetto. A suo carico precedenti di polizia per violenza sessuale, atti osceni compiuti anche in prossimità di minori, resistenza a pubblico ufficiale, molestia alle persone. Il cittadino straniero è stato identificato dalle competenti Autorità del Marocco grazie alle procedure avviate dall’Ufficio Immigrazione di Bergamo. Risultava gravato da due precedenti espulsioni con ordine a lasciare il Territorio nazionale emessi dal Questore di Trento ai quali non aveva ottemperato. Lo straniero è stato rintracciato dalla Polizia locale di Romano di Lombardia mentre si aggirava con fare molesto seguendo una ragazza, accompagnato all’Ufficio Immigrazione per l’esecuzione dell’espulsione, resa possibile grazie alla precedente attività di identificazione.
In data 28 novembre è stato accompagnato alla frontiera il marocchino A.J. nato nel 1976 in esecuzione del provvedimento di espulsione disposto dall’Ufficio di Sorveglianza. A suo carico condanne per detenzione e cessione illecita di sostanze stupefacenti e porto d’armi, nonché una condanna ad 2 anni e 6 mesi di reclusione per maltrattamenti in famiglia commessi dal 2015 al 2018 mediante reiterate offese, percosse ed atti di vessazione psicologica ai danni della moglie italiana anche in presenza dei figli minori. Il Questore di Bergamo ha adottato il provvedimento di rigetto della richiesta di permesso di soggiorno ed avviato le procedure per l’espulsione d’intesa con l’Autorità Giudiziaria e il Tribunale per i Minorenni.
In data 29 novembre, è stato accompagnato alla frontiera il marocchino S.A. nato nel 1984 in esecuzione del provvedimento di espulsione adottato dal Prefetto. A suo carico condanne per truffa, furto aggravato e numerosi precedenti per truffa, rapina aggravata, maltrattamenti in famiglia e ricettazione, in considerazione dei quali il Questore di Bergamo ha emesso il provvedimento di rigetto della richiesta di permesso di soggiorno. Lo straniero è stato rintracciato dalla Stazione Carabinieri di Dalmine a seguito di denuncia per furto di energia elettrica e accompagnato all’Ufficio Immigrazione per l’esecuzione dell’espulsione.
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