"La tenacia da "ultimo giapponese nella giungla" con cui la Lega cerca di coprire gli errori della giunta suscita quasi tenerezza.
Ormai il partito del Sindaco barcolla come un pugile suonato davanti agli insuccessi che l'Amministrazione ha collezionato in questi anni e per difendersi si arrampica sui vetri, scivolando rovinosamente.
L'ultimo esempio è rappresentato dalla bieca strumentalizzazione di quanto ho dichiarato a seguito della bocciatura da parte della Commissione per il Paesaggio dei progetti delle nuove rotatorie di viale Vignati, previste come opere compensative nel Piano di Intervento ex Consorzio Agrario.
Sostenere che riguardo a queste rotatorie io abbia cambiato idea rispetto a quanto affermavo nel 2015 in qualità di assessore alla mobilità è una spudorata falsità, che si spiega solo con la perdita di un minimo livello di onestà intellettuale.
La mia posizione, infatti, non è minimamente cambiata ed allora come oggi sono convinto che questa soluzione (prevista nel Piano Urbano della Mobilità fin dal 2009) possa contribuire a snellire il traffico nei due nodi di viale Vignati/viale Dante e viale Vignati/piazzale Medaglie d'Oro.
Le rotatorie in quelle posizioni servono e serviranno ancor di più alla luce del traffico indotto dalla trasformazione urbanistica dell’ex Consorzio Agrario in area commerciale, voluta da questa Amministrazione.
Il problema non è la soluzione in sé, individuata da tempo e frutto delle valutazioni di esperti (non di questa illuminata giunta), ma come si intende realizzarla nella pratica. Forse per qualcuno tra quelli che mi hanno così pretestuosamente attaccato si tratta di un concetto troppo complesso, ma prima di tacciare altri di incoerenza sarebbe consigliata maggiore accortezza.
Ciò che ho contestato non è l'adozione di un modello a rotatoria al posto degli attuali incroci semaforizzati, bensì il disegno progettuale proposto per l'inserimento delle nuove rotatorie, a partire dalla inopportuna commistione degli spazi tra pedoni e ciclisti prevista su viale Dante.
Sorgono quindi due domande inevitabili. La prima: perché la Lega se la prende con il Pd, se a bocciare i progetti è stata la Commissione per il Paesaggio?
La seconda: perché l’Amministrazione vuole tenere nascosti i disegni planivolumetrici delle due rotatorie? Quali problemi si temono dalla loro diffusione?
Sarebbe opportuno che a Lega smettesse di perdere tempo polemizzando con le opposizioni e si impegnasse invece ad aiutare il suo Sindaco, il cui operato si distingue ormai per una serie interminabile di sconfortanti insuccessi, di cui quest'ultimo episodio è solo l'ennesima conferma".
Simone Piacentini, Consigliere Comunale Lodi
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