Con una serie di controlli svolti nei confronti di 5 laboratori attivi nelle confezioni tessili e nella lavorazione della pelletteria, le Fiamme Gialle hanno individuato a Ferrara e a Cento, dodici lavoratori irregolari, tutti cinesi.
Le operazioni, cui hanno partecipato oltre 30 finanzieri e hanno visto la collaborazione di 4 ispettori della Direzione Territoriale del Lavoro di Ferrara, hanno condotto all’identificazione di una trentina di lavoratori cinesi e dei loro datori di lavoro.
Fra i 9 dipendenti in nero, 6 sono risultati sprovvisti dei permessi di soggiorno, motivo per il quale i rispettivi datori di lavoro, tutti cinesi, sono stati denunciati per lo sfruttamento di manodopera irregolare e favoreggiamento dell’immigrazione clandestina.
Per tre dei cinque laboratori controllati è scattata anche la sospensione immediata dell’attività, perché oltre il 20% dei lavoratori dichiarati e presenti, non risultava in regola con le norme sul lavoro.
Dai primi accertamenti svolti è risultato che una delle aziende non ha mai presentato le dichiarazioni dei redditi e dell’IVA, omettendo di versare all’erario diverse decine di migliaia di euro mentre altre non risultano versare alcuna imposta pur presentando formali dichiarazioni: in questo caso il debito ammonta a oltre 100 mila euro per azienda.
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