Torna il congresso “Pedialò”, appuntamento biennale giunto alla sua terza edizione, che si terrà a Lodi il 10 e l’11 aprile presso la facoltà di Medicina Veterinaria dell’Università degli Studi di Milano.
L’evento promosso da ASST Lodi, con il patrocinio – tra gli altri – del Comune di Lodi, della Società Italiana di Pediatria e dell’Ordine dei medici chirurghi e degli odontoiatri della Provincia di Lodi, nasce con l’obiettivo di rafforzare la collaborazione tra pediatri ospedalieri e territorio, affrontando temi chiave per la salute dell’infanzia e dell’adolescenza.
Proprio le problematiche adolescenziali saranno al centro della tavola rotonda che aprirà i lavori del convegno, a partire dalle 15.30 del pomeriggio del 10 aprile. L’incontro sarà introdotto da Roberta Giacchero, Direttore della Pediatria e del Dipartimento della Donna e Materno Infantile dell’ASST Lodi.
Moderate dalla giornalista di Sky Chiara Antico, si alterneranno le voci di figure istituzionali ed esperti chiamati ad offrire uno sguardo complessivo sul mondo dell’adolescenza approfondendo questioni di grande attualità come il disagio giovanile, il cyberbullismo, le dipendenze, i disturbi del comportamento alimentare e l’incongruenza di genere.
La giornata dell’11 aprile sarà invece dedicata alle sessioni scientifiche e si aprirà con gli interventi delle Autorità: prevista la partecipazione di Patrizia Baffi, Consigliere Regionale e Presidente della Commissione Sanità di Regione Lombardia. Oltre alla direzione strategica dell’ASST di Lodi, con il Direttore Sanitario Giovanni Monza, interverranno Massimo Vajani, presidente dell’Ordine dei Medici di Lodi, e Gian Luigi Marseglia, Direttore del Dipartimento di Scienze Clinico-Chirurgiche, Diagnostiche e Pediatriche dell'Università di Pavia.
Rispetto all’epoca pre-Covid, come evidenziano i dati più recenti, le diagnosi di DNA (disturbi della nutrizione e alimentazione) sono aumentate del 60% a livello nazionale: non solo anoressia nervosa, ma anche Arfid (disturbo evitante/restrittivo dell'assunzione di cibo), bulimia, alimentazione selettiva.
Ad allarmare gli esperti è l’esordio sempre più precoce di questi disturbi: già in età prepuberale, addirittura 8-9 anni, si registrano i primi casi. In aumento, in questa fascia di età, anche l’obesità infantile: secondo l’ultimo rapporto di “Okkio alla salute” dell’Istituto Superiore di Sanità, il 19% delle bambine e dei bambini di 8-9 anni è in sovrappeso, mentre il 9,8% è affetto da obesità con percentuali più alte nelle Regioni del Sud e del Centro. Il 25,9% non consuma giornalmente frutta e verdura e il 45,1% trascorre più di 2 ore al giorno davanti a TV, tablet, cellulare o videogiochi. «Sul territorio lodigiano il fenomeno mostra un andamento pressoché in linea con i risultati nazionali e regionali», osserva la dottoressa Giacchero, che sottolinea l’importanza di seguire una corretta alimentazione fin dalla prima infanzia. «Una dieta bilanciata, unita all'attività fisica regolare, è essenziale infatti per prevenire l'obesità e garantire una crescita sana ed equilibrata», conclude.
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