Enrica ha fatto l’ausiliaria per dodici anni sperando nella conferma di un lavoro, che non è mai arrivata e adesso prova a ricominciare prendendo un diploma che potrebbe fare la differenza. Adame, che ha 34 anni, ha assistito una signora con Alzheimer per dieci anni, poi lei è mancata e così ha deciso di intraprendere gli studi per continuare a lavorare in un settore che le dà soddisfazione.
Solo due delle storie degli iscritti ai corsi per Ausiliario Socio Assistenziale e poi di Operatore Socio Sanitario, organizzati dal progetto 'Una Comunità per il lavoro 2', che ha un valore complessivo di 200 mila euro ed è promosso dalla Fondazione Comunitaria di Lodi con 100 mila euro di finanziamento e da cinque comuni del territorio: Lodi, Massalengo, Borghetto, Somaglia e Casalmaiocco, che assegnano 2 mila euro per ognuna delle doti che patrocinano.
Il percorso dura circa un anno, prevede 800 ore di frequenza per il corso Asa, suddivise in lezioni teoriche, esercitazioni e tirocinio e 400 ore per la riqualificazione ad Oss.
Al progetto hanno aderito una trentina di persone, poi 23 sono state selezionate e hanno iniziato il corso. I primi 18 stanno completando la fase iniziale di lezioni in aula e a inizio luglio verranno impegnati nel primo periodo di tirocinio. Le realtà che hanno dato disponibilità ad accoglierli sono la Rsa Santa Chiara che ospiterà 12 allevi e la Fondazione Danelli di Lodi che ne accoglierà uno; poi la Fondazione Madre Cabrini di Sant’Angelo con due allievi e la Cooperativa Amicizia di Codogno con tre allievi.
Dal primo luglio cominceranno questa fase di preparazione, mettendo in pratica ciò per cui hanno studiato.
“Vivo a Lodi da vent’anni – racconta Svetlana Lisnic, che ha 58 anni e viene dalla Moldavia -. Mi trovo bene qui, sono sempre stata stimata e rispettata. Ho lavorato e lavoro nel mondo dell’assistenza, ma adesso voglio studiare per aiutare le persone anziane. Per fortuna c’è stato questo corso e il comune di Lodi, mi ha dato la possibilità di prepararci e formarci”.
Al suo entusiasmo corrisponde quello di Stefania Cangelosi, 41 anni, di Lodi. “Sto facendo questa esperienza perché ho lavorato con gli anziani e mi sono sempre trovata bene – dice - . Quando ho visto questa opportunità l’ho colta al volo; adesso spero di superare il test e di poter andare a lavorare con i pazienti anche in casa di riposo. Il mio progetto è quello di migliorarmi in tutto e di trovare un lavoro che non sia precario”. E poi, come sottolinea, assistere gli anziani le piace perché ti restituiscono il bene che gli dai e poi ti insegnano molto. Un parere condiviso da Enrica Tinini di Casalmaiocco, che sostiene: “Il mio sogno è aiutare il prossimo, soprattutto gli anziani. Spesso gli anziani si trovano da soli e dedicare loro una parola o una carezza sul viso può fare la differenza”.
Per Tatiana Macas, trentasettenne di Lodi, questo corso promosso dal progetto 'Una Comunità per il lavoro 2' è una via per migliorare la sua vita a livello personale e professionale.
Ma la storia più interessante, forse, è quella di Cynthia Salvador, che aveva cominciato il corso due anni fa, alla prima edizione, e non è riuscita a concluderlo perché è rimasta incinta. “Sono tornata e questa deve essere la mia rivincita – racconta - . E’ una buona opportunità e mi incentiva, anche perché come mamma di due bambini mi offre sicurezza per il futuro”.
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