Sul cellulare del presidente del consiglio comunale di Lodi, Antonio Uggè, la comunicazione ufficiosa è arrivata alle 18:00, ai consiglieri comunali in forma ufficiale alle 19:21, a 9 minuti dalla seduta del consiglio stesso: come mai, ci si è chiesti ?
E' vissuta anche su queste evidenze temporali la discussione tra maggioranza e opposizioni in consiglio comunale a Lodi sulle dimissioni di Luca Scotti da assessore comunale ai lavori pubblici, accettate dal primo cittadino, il sindaco Andrea Furegato.
Per la prima volta, nel comunicarle ufficialmente - dopo un doveroso omaggio ad Elvira Ardemagni, per anni segretaria della Pro loco cittadina, scomparsa di recente - il sindaco ha letto il suo intervento scritto rimarcando il dispiacere profondo per la decisione fatta propria dal suo stretto collaboratore; in vista di un rimpasto di giunta, in programma a settembre, Furegato stesso si è preso le deleghe assegnate a Scotti.
Poi, la bagarre.
Sconsolata Silvana Cesani del gruppo Lodi Comune Solidale: "si sperava con le dimissioni di chiudere un capitolo per aprirne un altro" ed invece Eleonora Ferri della Lega ha subito spento il pio desiderio della maggioranza: "queste dimissioni ve le ricorderemo anche per i prossimi due anni", sino a fine mandato.
Giusy Molinari, la consigliera di Fratelli d'Italia che, con la sua segnalazione sul mancato rispetto da parte dell'assessore Scotti di una norma che regola i rapporti tra pubblico e privato in tema di edilizia, ha innescato la lunga crisi aperta a maggio, è stata consequenziale: chi sbaglia paga e Luca Scotti non può essere indicato come una vittima.
E' stato comunque un vero e proprio linciaggio mediatico quello subito in queste settimane dall'ex assessore ai lavori pubblici, hanno ribadito dai banchi della maggioranza; un fatto che si poteva evitare togliendo le deleghe all'assessore quando ne erano state chieste le dimissioni, hanno replicato dalle opposizioni.
Vano anche il tentativo del consigliere del pd Bonfanti di ricordare le buone cose fatte per la città negli ultimi tre anni da Scotti, senza trarre alcun beneficio personale anche dall'errore formale commesso: il suo proverbio arabo finale che paragonava l'atteggiamento assunto dalle opposizioni in questa vicenda a quello dei cani che aggrediscono il leone ferito non ha fatto che rinfocolare le polemiche.
"Per noi è un giorno di festa" ha ribadito Lorenzo Maggi, premiando il ruolo delle opposizioni che hanno colto in fallo un amministratore pubblico.
Sta di fatto che ora si apre per la coalizione di maggioranza retta da Andrea Furegato un periodo non facile: altri due anni sulla graticola.
Era ricoverato a San Giovanni Rotondo, in Puglia, per...
E' accaduto nel Cremonese; le forze dell’ordine stanno...
Un uomo di 57 anni di Vescovato ha improvvisamente perso...