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IL "DELMATI" POLO DI GERIATRIA

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Sabato 13 Settembre 2025

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Sant’Angelo Lodigiano, “polo” dell’offerta geriatrica dell’ASST di Lodi: un’azienda che impegna complessivamente, su tutto il suo territorio (anche all’Ospedale Maggiore e al presidio di Casalpusterlengo) 18 geriatri, di cui quasi la metà ha meno di 40 anni.

Un’offerta plurale che conferma la mission del Delmati: “mettere al centro, il paziente anziano, il malato fragile e cronico”, ricorda il Direttore Generale dell’ASST, Guido Grignaffini.

Un’offerta che comprende un reparto di geriatria, con oltre 400 ricoveri all’anno: un’area di degenza per acuti, con pazienti affetti, ad esempio, da polmoniti, scompenso cardiaco, severe infezioni delle vie urinarie, per citare le condizioni patologiche più frequenti.

“Il fatto è che il paziente geriatrico – ricorda Fraia Falvo, responsabile della struttura con una dotazione di 20 posti letto – è sempre caratterizzato da una multi comorbilità, dalla presenza simultanea di più patologie e spesso con problematiche extra cliniche”,

“Il geriatra – dicono Sara Del Duca e Giovanna Attilia De Paduanis che operano in Medicina all’Ospedale di Lodi – valuta il quadro general del paziente ma anche tutta ciò che vive in un contesto domestico e familiare”.

C’è poi un reparto di Cure Sub Acute, con 14 posti letto, per pazienti che non sono ancora pronti per essere dimessi al domicilio ma che hanno superato la fase acuta: necessitano di proseguire la terapia o di essere ulteriormente monitorati.

Vale la pena ricordare che presso il presidio di Sant’Angelo insiste, oltre alla Casa di Comunità anche l’Ospedale di Comunità che insieme alla Riabilitazione tendono a facilitare il passaggio del paziente dalla fase più acuta della sua malattia in ospedale al territorio, anche grazie allo sviluppo delle dimissioni protette e della COT (Centrale Operativa Territoriale).

“Presso i diversi setting di cura del paziente geriatrico - aggiunge Falvo – importante è la collaborazione con l’Assistente Sociale e il confronto con la famiglia per trovare insieme la soluzione e le risorse migliori per una dimissione sicura”.

Dal marzo dello scorso anno l’ASST è stata accreditata come erogatore di cure domiciliari: “un team composto da fisioterapista, OSS, infermiere e medico specialista – sottolinea Concetta Paolucci, geriatra a Sant’Angelo – è pronto ad intervenire in caso di necessità e in accordo con il medico curante a casa del malato. L’impegno è favorire, per quanto è possibile, il fatto che il paziente, che spesso vive particolari fragilità e con segni di decadimento cognitivo, si sposti dal domicili0”.

Presso la Casa di Comunità è organizzata l’offerta ambulatoriale (le visite, nel 2024, sono state quasi 1.500, con utenti provenienti dal lodigiano e dalle aree del sud Milano): ambulatori geriatrici generali e dedicati ai disturbi cognitivi e alle demenze.

A questo proposito è utile segnalare che si sta strutturando formalmente, in ASST, un PDTA, un percorso diagnostico, terapeutico e assistenziale, destinato alla “gestione” del paziente geriatrico con demenza. Sia in degenza che in ambulatorio circa il 60% degli utenti soffre di decadimento cognitivo.

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