Il progetto parte il 15 settembre: l’obiettivo è favorire e incrementare l’adesione dei lodigiani agli screening oncologici.
Da lunedì prende il via, infatti, “Screening in rete: prevenzione e salute per tutti”, una iniziativa dell’ASST che mette in campo una serie di opportunità per facilitare la partecipazione ai programmi di screening dell’ATS che interessano, nella fattispecie, la diagnosi precoce del tumore della mammella, del collo dell’utero e del colon retto.
ASST ha formato ad hoc e per l’occasione, alcuni operatori presenti presso diversi servizi dell’Azienda che saranno a disposizione dei cittadini.
Dove rivolgersi? Nelle Case di Comunità di Codogno, Casalpusterlengo e Sant’Angelo Lodigiano, presso il PUA (Punto Unico di Accesso) e il CUP; a Lodi, presso l’Ufficio Relazioni con il Pubblico (URP) all’interno dell’Ospedale Maggiore.
Qui l’utente, compreso nella fascia di età prevista per ciascun screening, che non ha ricevuto una lettera di invito da parte dell’ATS o che non si è mai deciso a sottoporsi a screening ma intende aderire, potrà fissare un appuntamento per sottoporsi all’esame.
Vale la pena ricordare che per quello della prevenzione del tumore al seno si tratta di una mammografia (il programma interessa, ogni anno, le donne tra i 45 e i 49 anni e ogni due anni quelle comprese tra i 50 e i 74 anni); per il tumore della cervice uterina, un Pap Test (per le donne tra i 25 e i 29 anni, ogni tre anni) e un HPV DNA Test (per le donne tra i 30 e i 64 anni, ogni cinque anni).
Per quanto riguarda il tumore del colon retto, ricerca del sangue occulto nelle feci, (interessa ogni due anni, uomini e donne tra i 50 e i 74 anni) gli operatori dell’ASST stamperanno la lettera di adesione allo screening con l’invito a ritirare il kit in una farmacia del territorio.
Se il cittadino ha già ricevuto una comunicazione dall’ATS e vuole cambiare la data dell’appuntamento per l’esame di screening? Basta rivolgersi sempre agli stessi punti e sportelli organizzati e indicati dall’ASST.
Nelle prossime settimane saranno implementati per il progetto altri servizi dell’Azienda Sociosanitaria abilitati a offrire le opportunità previste da “Screening in rete” (ad esempio il progetto DAMA, i Consultori, i centri vaccinali, la senologia).
«Sottoporsi a un esame di screening può davvero fare la differenza e può salvare la vita», ricorda il Direttore Generale Guido Grignaffini, sottolineando l’importanza del progetto. «La diagnosi precoce rappresenta uno strumento fondamentale nella lotta contro i tumori: scoprire la malattia nelle sue fasi iniziali permette, infatti, di aumentare in maniera significativa le possibilità di cura e guarigione».
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