Sabato scorso, si è svolta l’inaugurazione della nuova mostra di Feuei Tola presso il Museo Broggi, in Via Fratelli School a Melegnano, nella città metropolitana di Milano.
Intitolata “In Colonna-nuove installazioni radiografiche”, la mostra offre al pubblico la possibilità di ammirare le nuove opere dell’artista multimediale siciliana.
La mostra andrà avanti fino al 12 ottobre, con questi orari: il venerdì dalle 16.30 alle 19.30, mentre sabato e domenica dalle 10.30 alle 12.30 e dalle 16.30 alle 19.30. L’entrata è gratuita, come lo è la guida della mostra che si può ritirare all’ingresso.
Questa mostra è una ulteriore tappa nel percorso intrapreso da Feuei Tola che consiste nell’organizzare mostre in luoghi prestigiosi, con eventi a cui partecipano altri artisti e persone di tutti i settori lavorativi, non solo gli appassionati di arte. Lo scopo è far conoscere al maggior numero di persone la propria arte, stimolare il dibattito, allargare le proprie conoscenze e far nascere nuove iniziative in campo artistico.
Feuei, sei soddisfatta della risposta del pubblico?
“Sono molto soddisfatta. Sono venute persone dalla Toscana, dalla Sicilia e anche dalla Spagna e dalla Svizzera. Molte di loro hanno capito lo spirito delle mie opere, mi hanno raccontato le sensazioni che hanno provato. Suscitare emozioni nel pubblico è uno dei miei obiettivi, una delle cose che reputo più importanti e che maggiormente mi fanno piacere. Sono onorata di aver ricevuto l’attenzione delle autorità, sia il giorno dell’inaugurazione che il giorno dopo. Sono venuti al Museo Broggi il sindaco di Melegnano Vito Bellomo, l’europarlamentare Mario Mantovani, il Presidente di Ferrovie Nord Pier Antonio Rossetti, la presidente del Consiglio Comunale di Melegnano Silvana Palma. Mi ha fatto piacere constatare anche che gli intervenuti svolgevano le professioni più diverse. C’era l’ex campionessa mondiale di pugilato e kickboxing Stefania Bianchini. C’erano anche numerosi medici che mi hanno detto che d’ora in poi guarderanno le radiografie con occhi diversi. Hanno capito che nelle radiografie si può vedere molto di più delle ossa. Mi ha anche fatto piacere constatare che il pubblico abbia capito che le mie opere sono vive e pulsanti, come le considero io”.
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