Ad inizio aprile di quest'anno un uomo residente a Romanengo nel cremonese aveva denunciato ai carabinieri del posto che, alcuni giorni prima, aveva ricevuto un sms sul proprio telefono cellulare che lo avvisava che dal suo conto corrente, cointestato con la moglie, era stata decurtata la somma di 1.600 euro.
Nel caso non fosse stato lui ad eseguire tale movimento, avrebbe dovuto contattare un numero di telefono per l’assistenza.
L'uomo, disconoscendo l’operazione, aveva contattato il numero indicato nel messaggio e l’interlocutore aveva riferito che aveva notato che in effetti non aveva effettuato lui tale movimento.
Per rientrare in possesso del denaro, avrebbe dovuto effettuare un ulteriore bonifico di 1.600 e permettere il ripristino delle operazioni bancarie sul suo conto.
Mentre la vittima portava termine quanto richiesto, pervenivano sul suo telefono cellulare ulteriori addebiti eseguiti a favore di una Poste Pay.
A quel punto aveva capito di essere stato vittima di una truffa ed il truffatore aveva interrotto la conversazione telefonica.
Il cremonese si era così rivolto ai carabinieri per presentare la denuncia ed i militari sono riusciti a risalire all'identità del presunto colpevole, un ventiseienne residente in provincia di Napoli, denunciato all’Autorità Giudiziaria perché ritenuto responsabile di truffa.
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