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RICERCHE ALL'ARCHIVIO COSWAY

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Domenica 19 Ottobre 2025

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La casa editrice dell’Università di Yale, negli Stati Uniti, ha deciso di pubblicare la prima monografia completa dedicata a Maria Cosway e alla sua arte e la Fondazione Cosway di Lodi giocherà un ruolo chiave in questo progetto di valore ed importanza internazionale.

Nulla di cui stupirsi, dato che l'archivio e le collezioni della Fondazione Cosway costituiscono la più completa raccolta al mondo sulla figura di Maria e vengono consultate costantemente da studiosi di ogni nazione e importanti musei italiani ed esteri hanno richiesto le opere e i documenti della Fondazione per esposizioni o ricerche.

Per questa ragione la scorsa settimana Stephen Lloyd, storico dell’arte e curatore di fama internazionale, ma anche uno dei massimi esperti al mondo dell’opera dell’artista, è stato impegnato a consultare materiali e immagini presso l’archivio di via Gorini e anche alla Biblioteca Laudense di Lodi.

“Conosco bene la Fondazione Cosway e il lavoro straordinario che compie, perché collaboro con Francesco Chiodaroli e Luca Marcarini da anni – ha raccontato Lloyd - . Così quando ho ricevuto questo incarico dalla casa editrice americana ho deciso di venire a Lodi per controllare fonti e documenti. Tornerò ancora in primavera per verificare alcuni elementi iconografici e trovare immagini”.

Per lavorare su quest’opera, che sarà la più completa mai esistita sulla Cosway, Lloyd ha anticipato la sua andata in pensione. Ha lavorato per prestigiose istituzioni museali britanniche, tra cui la Scottish National Portrait Gallery di Edimburgo, ed è stato a lungo Curator della celebre Derby Collection presso Knowsley Hall, storica residenza della nobile famiglia Stanley, conti di Derby, una delle più antiche casate d’Inghilterra e custode di una delle più importanti collezioni d’arte del Paese. Attività emozionanti e di prestigio, che non ha esitato ad abbandonare per concentrarsi su Maria e la sua arte, su cui peraltro ha già scritto molto, curato mostre, lavorando in passato anche a Lodi con Tino Gipponi.

“Questa avventura è iniziata in modo imprevedibile lo scorso ottobre quando ho ricevuto una chiamata da una responsabile della casa editrice di Yale, la più influente in ambito artistico nel Regno Unito, che mi ha chiesto se volessi partecipare al progetto” racconta. Sei mesi dopo Stephen Lloyd aveva firmato il contratto per il libro, che dovrà consegnare per il prossimo ottobre, anche se sarà pubblicato nel marzo 2028.

Il volume sarà suddiviso in quattro parti: biografia, analisi artistica dell’autrice, un catalogo per illustrare i dipinti con 200 immagini e una bibliografia ragionata completa.

Un’opera monumentale, che nasce probabilmente a causa dell’interesse degli americani per Maria. “Era una donna straordinaria per il suo tempo, artista, esperta di incisione, amante dalla cultura, educatrice, che ha avuto amicizie uniche tra cui quella con il futuro presidente degli Stati Uniti Thomas Jefferson, che ha incontrato a Parigi e che ha perso la testa per lei – racconta Lloyd - . Credo che proprio l’influenza che Maria ha avuto su di lui sia stata fondamentale perché ha permesso a Jefferson di portare in America la cultura, l’amore per l’arte e l’inizio del sistema scolastico com’è oggi”.

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