“Proteggere il patrimonio agricolo e la terra fertile, riconoscendo il valore sociale, culturale ed economico delle attività agricole nelle zone rurali”.
È l’appello di Gianfranco Comincioli, presidente di Coldiretti Lombardia, in occasione della Giornata mondiale del suolo che si celebra il 5 dicembre, alla luce degli ultimi dati Ispra che certificano come in Lombardia siano oltre 291 mila gli ettari di territorio coperti artificialmente, pari al 12,22% della superficie complessiva, il dato più alto tra le regioni sia in termini assoluti che percentuali.
“Salvaguardare i suoli produttivi è fondamentale per produrre cibo e garantire la tenuta dell’ambiente e la sicurezza idrogeologica – continua il presidente Comincioli – La cementificazione incontrollata, e la frammentazione del territorio ad essa collegata, impattano sulla capacità di approvvigionamento alimentare e intensificano gli effetti dei cambiamenti climatici e degli eventi meteo estremi”.
In quest’ottica è importante evitare che la transizione energetica diventi il pretesto per giustificare ulteriore consumo di suolo produttivo attraverso, ad esempio, il fotovoltaico selvaggio con la copertura di aree agricole con distese di ettari di pannelli a terra.
“Come Coldiretti non ci siamo mai opposti alle agroenergie – conclude il presidente Gianfranco Comincioli – ma sosteniamo da sempre un modello di transizione energetica che vede le imprese agricole protagoniste attraverso gli impianti solari sui tetti, le comunità energetiche e l’agrivoltaico avanzato sostenibile da ricondurre nel principio della multifunzionalità al servizio dell’attività agricola e non di logiche strumentali e speculative”.
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